Furti di fiori tra le tombe al cimitero di Castelfidardo, due anni di blitz. Ladro seriale identificato: ha le ore contate

Furti di fiori tra le tombe, due anni di blitz. ladro seriale identificato: ha le ore contate
Furti di fiori tra le tombe, due anni di blitz. ladro seriale identificato: ha le ore contate
di Arianna Carini
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Giovedì 27 Ottobre 2022, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 18:28

CASTELFIDARDO - Avrebbe le ore contate il ladro di fiori nel cimitero di Castelfidardo. Le indagini condotte dalla Polizia locale hanno permesso di individuare il presunto responsabile. Bocche cucite al momento nel comando di piazza Leopardi, ma dopo le decine di segnalazioni arrivate in Comune in quasi due anni, il caso sembra finalmente giunto ad una svolta.

Sul tavolo del pubblico ministero potrebbe, infatti, finire a giorni il nome di un indiziato.

Il fenomeno è tristemente comune, soprattutto nei camposanti frazionali dove spesso non esistono cancelli invalicabili o sistemi di videosorveglianza. Ma ciò che hanno vissuto negli ultimi tempi le famiglie di Castelfidardo è ancora più straziante. I raid si sono succeduti con una frequenza così elevata che i parenti sono stati costretti a lanciare appelli affissi sulle lapidi affinché il fenomeno si plachi e, in qualche modo, si lascino riposare i defunti e le loro donazioni floreali. Tra i tanti messaggi, spicca quello scritto a penna da una mamma che ha perso il figlio trentenne: «A te che per tre volte hai rubato i fiori a mio figlio, sei senza cuore!».

L'incubo di Natale

Un incubo vissuto all’antivigilia di Natale anche da un’altra fidardense che sui social aveva denunciato l’accaduto ai danni del sepolcro del figlio 17enne. «Rubare è un atto ignobile ma rubare due rose da una tomba, sfilarle da un mazzo confezionato, e il tutto sotto lo sguardo di un ragazzo morto e perfino durante il periodo natalizio durante il quale dovremmo essere tutti più buoni... non riesco a trovare le parole per definire una persona simile – si era sfogata l’ex insegnante delle scuole medie -. Chi prende i fiori in un cimitero non è un povero, non ruba per fame o necessità, ruba perché è un meschino, un misero di cuore! Chiunque tu sia, vergognati».  Su questi e tanti altri episodi indagano da tempo gli agenti della Polizia locale coordinati dal comandante Tondini che già all’epoca avevano raccolto anche il racconto di una possibile testimone oculare. 

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