I bulli dettano legge sul bus tra urla, spunti e insulti. E guai a chi ha da ridire: un 50enne steso con un pugno

I bulli dettano legge sul bus tra urla, spunti e insulti. E guai a chi ha da ridire: un50enne steso con un pugno
I bulli dettano legge sul bus tra urla, spunti e insulti. E guai a chi ha da ridire: un50enne steso con un pugno
di Arianna Carini
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Martedì 23 Novembre 2021, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 15:41

CASTELFIDARDO - Urla, insulti, sputi e musica a tutto volume. I bulli seminano il caos sull’autobus del trasporto pubblico. Un passeggero li richiama all’ordine e viene colpito con un pugno al volto. Il fatto è avvenuto venerdì pomeriggio: l’autista si apprestava a raggiungere piazzale don Minzoni a Castelfidardo quando il gruppo di adolescenti, la maggior parte minorenni, si sarebbe avventato contro il passeggero che pochi attimi prima li aveva ripresi verbalmente chiedendo di abbassare il volume.

L’allarme

Tanto è bastato per scatenare la reazione violenta del branco. E non è escluso le conseguenze sarebbero state peggiori se l’autista, giunto alla fermata dove il resto della banda si era nel frattempo radunato, non avesse avuto la prontezza di chiudere immediatamente le portiere non appena i ragazzini sono scesi dal mezzo. Allertato il 118, sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Verde che ha trasportato l’uomo, di circa 50 anni ed originario di Loreto, al pronto soccorso dell’ospedale di Osimo dove è stato refertato per l’aggressione subita. 
Baby gang nelle piazze, bulli sui bus: il fenomeno che vede coinvolti ragazzi dai 13 anni in su inizia a preoccupare i residenti della Valmusone dove gli episodi segnalati alle forze di polizia sono sempre più frequenti.

Giusto un mese fa, la comitiva di adolescenti che questa estate ha creato disagi a più riprese in Riviera è entrata in azione anche nel centro storico di Osimo, infastidendo due coetanei in un locale tra corso Mazzini e piazza del Teatro. A rivelare la vicenda era stata la mamma di una delle vittime, un ragazzino di neanche 14 anni, sconvolto dal branco che per diversi minuti ha preso di mira lui e il suo amico. Provocazioni, qualche insulto, poi il cibo sottratto dai piatti, infine il portafoglio rubato con la forza. In via Litoranea a Marcelli, da giugno a settembre, ne hanno combinate di tutti i colori: dallo spaccio di stupefacenti alle aggressioni non solo verbali ad operatori turistici e residenti. Hanno addirittura teso una corda ad altezza d’uomo tra i pali opposti della segnaletica stradale, vicino al punto dove la sera prima era stata posizionata una transenna metallica al centro della carreggiata, provocando la caduta dalla moto di un 29enne che stava rincasando dal lavoro. 

Le proteste

Anche a Castelfidardo gli abitanti del centro lamentano da tempo la presenza di giovani che abusano di alcol e droghe, stazionando nei vicoli più appartati fino a notte fonda, senza alcun rispetto per chi vi abita. Particolare scalpore, nell’aprile scorso, aveva poi suscitato il lancio di grosse pietre dal parco del Monumento alle auto di passaggio in via della Stazione. Un macabro tiro a segno contro ignoti che aveva rischiato di ferire gravemente il malcapitato conducente di una delle vetture in transito, centrata da un masso scagliato dall’alto della boscaglia del peso di circa un chilo. Sotto lockdown, invece, all’apice dei contagi e dei decessi causati dal Covid-19, più di 40 ragazzi, tra i 12 e i 20 anni, si erano dati appuntamento a Porta Marina per girare un video musicale, violando il divieto di assembramento in luoghi pubblici. 

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