CASTELFIDARDO - Ubriaco, si presenta in caserma e minaccia i carabinieri brandendo un mazzuolo: fermato e arrestato. Nei guai, lunedì pomeriggio, c’è finito un 33enne di origine albanese residente a Castelfidardo. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato ammanettato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Denuncia a piede libero, invece, per il possesso ingiustificato dell’attrezzo impugnato come arma e solitamente usato in campo edile.
Non sono mancati gli insulti e gli improperi contro le divise della Compagnia di Osimo. Sono stati attimi concitati, caratterizzati dal timore che l’uomo potesse far male a se stesso o ai militari attorno a lui che provavano a fermarlo. Fortunatamente, il 33enne non è riuscito a colpire nessuno. Con non poca difficoltà, i carabinieri sono riusciti a calmarlo, disarmarlo e bloccarlo. Una volta quietata la situazione, l’albanese è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Il mazzuolo è stato posto sotto sequestro. Ieri mattina, è stato condotto in tribunale per la direttissima. In aula, avrebbe giustificato il suo comportamento dando la “colpa” all’alcol ingurgitato e ai bar chiusi a causa dell’emergenza Covid. In “zona arancione” i locali possono infatti lavorare solamente con l’asporto o le consegne a domicilio: niente caffè o birra al tavolo o al bancone. Alla fine, il giudice ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà l’albanese. Una sola prescrizione: la presentazione quotidiana in caserma.