Casa fantasma affittata a tre famiglie, la vacanza è una truffa da 1.500 euro

Pagano la caparra, ma scoprono che l’appartamento sul lungomare Alighieri non è disponibile

La spiaggia di Senigallia, metà di molti vacanzieri
La spiaggia di Senigallia, metà di molti vacanzieri
di Sabrina Marinelli
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Martedì 14 Giugno 2022, 02:50

SENIGALLIA Tre famiglie raggirate per una casa sul lungomare Alighieri, hanno consegnato circa metà della cifra pattuita perché la truffatrice non si fidava. Non voleva rischiare che non si presentassero a saldare il conto. E’ accaduto ad un gruppo di turisti di San Mauro Torinese. Il racconto delle vittime.

«Quest’anno ci siamo mossi per tempo – racconta una delle vittime – perché sapevamo che ad agosto sarebbe tornato il Summer Jamboree, così a gennaio abbiamo prenotato. Veniamo da dieci anni a Senigallia e abbiamo sempre prenotato su internet». 
E’ la prima volta che vengono truffati. «Essendo sei adulti più una bambina piccola, avevamo bisogno di tre stanze. Siamo tre nuclei familiari – aggiunge – e avevamo trovato una casa di 110 metri quadri. La donna dell’annuncio ci ha mandato foto di interni e il civico che ci ha permesso di vederla da fuori, sapevamo che esisteva perché tante volte ci siamo passati davanti. Siccome non si fidava ha voluto su 3mila euro pattuite per il mese di agosto, 1540 euro di caparra. Ci ha dato il codice iban, il suo codice fiscale, nominativo e ha mandato il contratto. Sembrava seria». Con l’avvicinarsi del periodo delle vacanze, le famiglie hanno deciso di affittare gli ombrelloni. «Ci siamo rivolti al bagnino di fronte alla casa – prosegue -. Quando ha saputo dove alloggiavamo ci ha detto: ma siete sicuri che l’affittano? Allora abbiamo contattato una conoscente di Senigallia che è andata sul posto. Sul citofono non c’erano nomi e non rispondeva nessuno. 
Dopo varie peripezie siamo riusciti a parlare con la proprietaria, scoprendo che non aveva messo la casa in affitto e che l’era già capitato di trovarsi famiglie con le valigie sulla porta». Si sono quindi recati dai carabinieri per sporgere denuncia. «Grazie al bagnino abbiamo trovato un’altra sistemazione – conclude la vittima –. Ho voluto raccontarlo per evitare ad altre famiglie la delusione di non trovare la casa, noi almeno ci siamo accorti prima di partire».

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