L’appartamento c’è, ma non è in affitto. Vacanza beffa: truffate cinque famiglie. Ecco il racconto

L’appartamento c’è, ma non è in affitto. Vacanza beffa: truffate cinque famiglie. Ecco il racconto
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 10 Giugno 2022, 01:50

SENIGALLIA - Cinque famiglie truffate per un appartamento sul lungomare Alighieri, che esiste, ma il proprietario non ha mai pensato di affittarlo. Qualcun altro però ha messo un annuncio, con tanto di numero civico per renderlo più credibile, abbinando delle immagini dell’interno che chissà di quale casa saranno. 


«Una donna mi ha chiesto per 15 giorni 1.600 euro – racconta Ernesto A., dalla Toscana –, voleva 800 euro di caparra ma, siccome non mi fidavo, gli ho detto che gliene avrei date subito 400 e le altre dopo aver visto la casa». Nonostante una strana sensazione ha effettuato il bonifico. Case fronte mare ormai sono introvabili e si è voluto fidare, sperando di aver trovato la casa giusta per trascorrere le vacanze con la famiglia. «Mia sorella che abita in zona è andata a vedere e ha suonato al citofono – prosegue la vittima della truffa –, il signore che ci abita gli ha detto che era la quinta persona che suonava per lo stesso motivo e che una donna aveva già pagato quasi 2mila euro». Ieri il turista è andato a sporgere denuncia per truffa dai carabinieri della sua città, fornendo tutti i dati della transazione. L’annuncio era a nome di una donna ma ieri lo stesso era presente su un sito con il nome di uomo. Il numero di cellulare da contattare invece era sempre lo stesso. Non si tratta quindi di una casa inesistente. Ormai ci sono varie modalità per rintracciare un’abitazione anche da internet e chi affitta si fida di più degli annunci dove compare il numero civico. Come in questo caso in cui era possibile, tramite la mappa, individuare la casa. 
Non c’era però un numero di telefono fisso abbinato a quell’indirizzo nel web, da rintracciare per un’ulteriore verifica, e ciò non ha permesso ai malcapitati di poter chiamare prima di pagare. Se ci fosse stato avrebbero potuto apprendere che l’abitazione non era in affitto. Probabilmente i truffatori hanno verificato bene questo dettaglio prima di mettere l’inserzione.

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