Caro bollette, un ristoratore di Senigallia: «In un anno pago più del doppio. Che fare? Chiudo prima»

Caro bollette, un ristoratore di Senigallia: «In un anno pago più del doppio. Che fare? Chiudo prima»
Caro bollette, un ristoratore di Senigallia: «In un anno pago più del doppio. Che fare? Chiudo prima»
di Sabrina Marinelli
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Lunedì 29 Agosto 2022, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 16:58

SENIGALLIA - Vinicio Mentuccia, titolare del ristorante Hostaria L’Angolinosulmare, da 32 anni nel settore della ristorazione con la moglie Maria e il brand VinicioMaria, che ripercussioni avranno le bollette da capogiro? 


«Intanto la stagione si accorcia e noi chiudiamo prima. Non saremo aperti tutto il mese di novembre come in passato ma abbiamo deciso di lavorare il 1° novembre e poi chiudere. Noi eravamo sempre gli ultimi, c’è chi chiuderà anche prima». 

 
Scelta dettata proprio dal rincaro dei consumi? 
«Sì certo, non possiamo farci carico anche delle spese dei riscaldamenti, dopo quello che abbiamo già pagato per la corrente». 


Posso chiederle gli importi? 
«Il confronto è più del doppio, come tutti del resto.

Lo scorso anno avevo pagato sui 2.500/3.000 e quest’anno mi è arrivato da pagare 7.000 circa».


Molti suoi colleghi lamentano di essere stati dimenticati dallo Stato, lei cosa ne pensa? 
«E’ vero che c’hanno lasciato soli. E’ una situazione insostenibile e c’è anche paura perché non sai dove puoi andare a finire». 


Avete pensato di chiudere? 
«Noi no, abbiamo le spalle larghe, siamo nel settore da 32 anni e stiamo lavorando tanto, quindi un guadagno l’abbiamo, ma penso ad un mio collega che ha appena iniziato a fare questo lavoro, si trova da pagare 3/4mila euro d’affitto, 5/6mila euro di luce. E’ costretto a chiudere perché non può andare avanti, gli conviene andare sotto padrone».


Tra poco si vota, vuole fare un appello ai candidati? 
«Invece di litigare tra di loro, di prendersi in giro per delle cavolate, pensassero subito a questioni serie e concrete come il caro bollette. Subito, però, perché il problema è adesso, anche il Governo attuale deve fare qualcosa, lo voglio dire anche a Draghi perché non possiamo aspettare, queste bollette le dobbiamo pagare entro metà settembre». 


Ritiene responsabile di questa situazione il Governo attuale e la scelta di mettere le sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina?
«Qui è tutta una speculazione. Dovevamo fare la guerra a Putin invece ha avuto la meglio lui su di noi. Ne stiamo pagando le conseguenze, con le bollette lievitate e non solo quelle perché come conseguenza sono aumentate tutte le materie prime dall’olio al pesce».


Che effetti ci sono stati sugli utenti finali? 
«Noi, come tutti, abbiamo aumentato qualche piatto di 1 euro perché poi la gente se paga troppo non viene, abbiamo rosicato sul nostro guadagno. Non potevamo mettere tutto il peso sul cliente». 


Nei prossimi mesi resterete aperti tutti i giorni? 
«Dal 3 marzo siamo stati aperti tutti i giorni poi dall’8 settembre il giovedì sarà di riposo, qualche ragazzo finisce ed era essenziale fermarci un giorno a settimana. Invece non credo nel weekend aperto e gli altri giorni chiuso, perché a livello di organizzazione è molto difficile poi noi siamo al centro del lungomare, vicino alla Rotonda, e non ci conviene».

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