ANCONA - La natura di prima mano, questa volta, arriva dagli orti coltivati dai detenuti: un quintale di prodotti che dal carcere di Ancona andranno alle famiglie in difficoltà. Iniziativa della Coldiretti che ha messo a disposizione del carcere di Barcaglione, ad Ancona, un tutor dell'orto, Antonio Carletti, presidente di Coldiretti Federpensionati Ancona, e Sandro Marozzi, agronomo della struttura.
L'azienda agricola
I detenuti imparano un lavoro, coltivando pezzi di terreno, e si preparano al reinserimento sociale rendendosi utili per la comunità.
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