Ancona, sputi contro il barman e minacce ai passanti: il centro è in mano ai balordi

Ancona, sputi contro il barman e minacce ai passanti: il centro è in mano ai balordi
Ancona, sputi contro il barman e minacce ai passanti: il centro è in mano ai balordi
di Federica Serfilippi
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Domenica 30 Ottobre 2022, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 18:07

ANCONA - Ubriaco (e forse qualcosa di più) passa tra i tavolini del bar Torino, molesta i clienti, si appropria degli stuzzichini e poi minaccia il titolare, arrivando a sputargli contro. Scene di (ordinaria) follia venerdì sera lungo corso Garibaldi, tra gli sguardi attoniti e preoccupati di passanti e frequentatori dei dehor. L’ennesimo episodio con protagonisti sbandati e clochard è terminato con un bello spavento per i titolari del bar Torino e l’arrivo dei carabinieri lungo la principale via dello shopping cittadino.

Niente da fare: quando la pattuglia è piombata in centro, il molestatore se ne era già andato.

Si tratterebbe di un uomo di colore, sulla trentina, barcollante per le sostanze assunte.


Lo spavento 


Il caos è scoppiato attorno alle 22, quando ancora il centro cittadino era caratterizzato da una vivace via vai, proiettato all’imminente weekend. Al bar Torino è improvvisamente piombato l’ubriaco. Non parlava italiano, sillabava qualche parola in inglese. «Si è messo a gironzolare tra i tavoli - racconta Alessandro Governatori, figlio del titolare Simone - e a dare fastidio ai clienti, prendendo anche le cose da mangiare dai tavolini». 
A quel punto è intervenuto il titolare dello storico locale del centro per cercare di allontanare l’angusta presenza e tutelare i clienti. In cambio ha ricevuto gestacci, insulti e anche minacce di morte.

«Alla fine ha anche sputato addosso a mio padre - continua Alessandro Governatori -. Quando abbiamo visto le brutte, abbiamo subito chiamato le forze dell’ordine». Anche perché l’ubriaco, allontanatosi dal bar, ha poi preso a molestare tutti i passanti che gli capitavano a tiro. Quando sono arrivati i carabinieri, l’ubriaco era già sparito dal corso principale, finendo chissà dove a creare trambusto. Quello di venerdì sera è l’ennesimo episodio d’allarme capitato in centro negli ultimi giorni. E con protagonisti sempre senza fissa dimora, ubriachi o sbandati, liberi di vagabondare. 


I precedenti

Il primo, in ordine di tempo, risale all’ora di pranzo di giovedì, quando è scoppiato il caos fuori dalla Mensa di Padre Guido. Un 26enne del Niger, brandendo due bottiglie di vetro rotte, ha ferito alla mano un 21enne della Guinea. Quest’ultimo è stato portato al pronto soccorso di Torrette. Il 26enne, senza fissa dimora ma regolare in Italia, è stato arrestato dalla polizia. Ha già chiuso il conto con la giustizia, patteggiando nove mesi (pena sospesa) e tornando in libertà dopo la fine dell’udienza in tribunale. Sempre giovedì, ma nel corso del pomeriggio, la polizia ha stretto le manette attorno ai polsi di un 60enne algerino, anche lui senza fissa dimora. L’accusa: l’aver tormentato una delle titolari della profumeria Naima di piazza Roma per indurla a togliere una denuncia per il furto di una boccetta di profumo e secondo lui ostacolo al rinnovo del permesso di soggiorno. Denuncia sporta d’ufficio dagli agenti della questura e non dalla vittima. «Tanto se mi mandano via dall’Italia torno qui e ve la faccio pagare» avrebbe continuato a ripetere l’uomo, presentandosi quasi quotidianamente in profumeria. Il 60enne, dopo l’arresto, è stato subito rimesso in libertà. 

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