Magia e significati dei presepi viventi
In fila a Pietralacroce a Candia

Magia e significati dei presepi viventi In fila a Pietralacroce a Candia
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Sabato 26 Dicembre 2015, 19:58
ANCONA - Tutti stregati dalla magia dei presepi, soprattutto di quelli viventi.



Lunghe file, sia a Pietralacroce che alla Baraccola, prima di immergersi nelle due rappresentazioni animate della Natività. Ieri pomeriggio tanti genitori hanno portato i loro figli a scoprire scorci, personaggi, mestieri ed animali della Palestina che fu, nonostante il nebbione. In entrambi i casi molto curati gli scenari, frutto del lavoro e dell'ingegno di intere frazioni.

A Pietralacroce, percorso allungato all'esterno del Forte Altavilla, con la riscoperta del fossato, presidiato da soldati romani a cavallo. E l'apertura di un terzo livello, quello che conduce alla sommità del Forte, che ha reso il percorso più attraente e spettacolare. Una volta dentro, scortati da centurioni, ecco apparire scene tipiche del Natale, con la riscoperta dei mestieri di una volta e di una semplicità e stili di vita ormai dimenticati. Fino a raggiungere la casetta della Natività, con Diego, il piccolo nelle vesti del primo dei quattro bambinelli che si alterneranno nella rappresentazione, accudito dai genitori, novelli Maria e Giuseppe. Una delle novità è la presenza, in un'apposita teca all'ingresso, del bastone di San Giuseppe benedetto da Papa Francesco lo scorso novembre, in occasione di una udienza in Vaticano della parrocchia di Pietralacroce.

A Candia-Baraccola, il presepe vivente allestito nel boschetto attiguo la chiesetta di San Raimondo, è ormai giunto al 14esimo anno di vita. Un percorso molto lungo, quasi due chilometri di cui diversi di salita e discesa (con un'aggiunta di circa 200 metri), lungo il quale sono disseminati circa 200 figuranti perfettamente in costume. Dovizia e cura dei particolari, mestieri attinenti alla realtà del tempo, animali in grande quantità assicurano uno spettacolo soprattutto per i più piccoli, che hanno la possibilità di scoprire mestieri e vedere scene che non sono più di oggi. Il presepe si apre con una voce, quella di Giovanni Battista, che annuncia ai Re Magi il grande evento. Poi il consueto, lungo e panoramico, percorso nel bosco, fino a raggiungere la sommità dove campeggia la mangiatoia della Natività. E dove il bambinello è impersonato da Mario, figlio di Chiara ed Andrea, una delle quattro coppie che anche in questo caso si alterneranno nelle varie rappresentazioni.
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