Minacce al sindaco di Camerano, la verità dalle spycam. Intanto c'è la solidarità bipartisan

Minacce al sindaco di Camerano, la verità dalle spycam. Intanto c'è la solidarità bipartisan
Minacce al sindaco di Camerano, la verità dalle spycam. Intanto c'è la solidarità bipartisan
di Roberto Senigalliesi
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Sabato 8 Ottobre 2022, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 17:45

CAMERANO Potrebbe avere le ore contate l’autore (o gli autori?) del gesto intimidatorio al sindaco di Camerano, Oriano Mercante: le telecamere di piazza Roma avrebbero ripreso il raid di fuoco, in cui sono state dati alle fiamme un cestino dell’immondizia e una pianta, con tanto di scritta minatoria su un muro (“Ultimo avvertimento: dimettiti”). Sull’episodio arriva la solidarietà bipartisan delle forze politiche.

  Il Pd di Camerano, che aveva guidato la lista di centrosinistra a sostegno di Mercante, esprime la sua solidarietà al sindaco. «Si vergogni l’autore di tali gesti- afferma in un comunicato -. Se ha qualche cosa da criticare sull’operato del sindaco lo faccia pure, prenda carta e penna e gli scriva direttamente ma abbia il coraggio di firmarsi anziché la codardia di danneggiare il patrimonio pubblico in anonimo ed offendere e minacciare gratuitamente».

Anche Francesco Marzocchi, consigliere comunale e segretario di FdI di Camerano, esprime solidarietà al sindaco prendendo le distanze con quanto accaduto.

«Vile atto»

«Questo vile atto- si legge in una nota - porta di nuovo all’attenzione l’urgenza di tornare ad avere sul nostro territorio una caserma per l’Arma dei carabinieri, come baluardo di sicurezza per scoraggiare simili azioni delinquenziali. Al riguardo diamo la massima disponibilità per avviare nel minor tempo possibile gli iter necessari». Solidarietà anche dal gruppo consiliare d’opposizione Nuova Mente Camerano al sindaco ed all’amministrazione e disponibilità ad affrontare il problema del controllo del territorio a Camerano, che è sotto gli occhi di tutti e che va risolto rapidamente e non più tollerato. «Se si bruciano alberi e si offendono le persone- viene affermato su un post –non si ha diritto di parola e la questione diventa di ordine pubblico». Anche la Federazione Provinciale del Pd, per bocca di Jacopo Francesco Falà, si associa alla unanime condanna e solidarietà per l’accaduto. 
 

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