ANCONA - Si è trattato dal pomeriggio fino a notte inoltrata ma alla fine sindacati e Carrefour non hanno trovato l’intesa per quello che riguarda la cassa integrazione per un periodo non inferiore ai 12 mesi, così come per gli incentivi per l’eventuale l’uscita dei lavoratori e il coinvolgimento della proprietà nella ricerca di un acquirente.
Sindacati e Carrefour si dovranno rivedere nelle prossime ore proprio per trovare un accordo che soddisfi gli 89 dipendenti.
I lavoratori hanno poi parlato con il governatore Francesco Acquaroli. «In un momento così drammatico come quello stiamo vivendo in piena pandemia, abbiamo cercato di convincere l’azienda a non voltare le spalle ad una comunità che ha sempre fatto riferimento a questo punto vendita - ha detto Acquaroli -. Le logiche commerciali in una emergenza sociosanitaria non danno indicazioni attendibili a chi decide di abbandonare dopo 18 anni di presenza sul territorio. Noi come Regione Marche saremo al fianco dei lavoratori».
Concetti che sono stati ribaditi anche da Stefano Aguzzi, assessore al Lavoro: «Occorre attivare gli ammortizzatori sociali per un periodo di almeno un anno proprio per dare modo ai dipendenti di calarsi in questa nuova realtà, ma sopratutto per trovare soluzioni alternative al sito e trovare una formula per il riutilizzo. I dipendenti del Carrefour rappresentano un’eccellenza lavorativa, si deve fare di tutto per trovare una nuova forma di inserimento nel mercato del lavoro. L’azienda deve attivare gli ammortizzatori sociali presso il Ministero, cosa che noi andremo a monitorare proprio per garantire un sostegno a queste famiglie».
Alle quali ha espresso solidarietà anche il sindaco di Camerano, Annalisa Del Bello: «Il personale del Carrefour prima è stato esaltato per il lavoro fatto durante la pandemia, ora viene mandato a casa. Bisogna dare un futuro a queste famiglie ma anche all’immobile». Il timore infatti è che la crisi del Carrefour, il cui punto vendita ieri è rimasto chiuso per sciopero degli stessi dipendenti, si porti dietro anche il resto del centro commerciale Grotte Center. Tra le tante storie, quella di Simone Domenichetti e Barbara Giannini, marito e moglie, entrambi dipendenti del Carrefour e ora terrorizzati dall’idea di restare disoccupati.
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