Bambina precipita dagli spalti
Che paura allo stadio di Camerano

Bambina precipita dagli spalti Che paura allo stadio di Camerano
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Martedì 31 Ottobre 2017, 05:05
CAMERANO - Cade dagli spalti precipitando sul campo da calcio mentre gioca in prossimità della recinzione che separa i due spazi nello stadio comunale Montenovo. Un volo di circa due metri, oltre la rete metallica da tempo bucata e in attesa di manutenzione, che è costato a una bambina di appena tre anni e ai suoi familiari tanto spavento e la corsa d’urgenza al pronto soccorso. L’episodio, conclusosi sotto il profilo medico con lesioni non gravi che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo sulle condizioni della piccola, finisce ora all’attenzione del consiglio comunale, oggetto di una interrogazione sulla messa in sicurezza della struttura dove i lavori sono attesi da oltre un anno. La firma sul documento, protocollato ieri mattina, è quella del capogruppo di Operazione Futuro, Lorenzo Rabini.

«Sappiamo tutti che lo stadio è interessato da una progettazione definitiva per la sistemazione di alcune parti della struttura (spalti, rete, punti luce, scarpata in frana, etc…), ma i lavori che dovevano iniziare a giugno sono slittati al prossimo anno. Un ritardo - sottolinea il consigliere di minoranza - che oggi fa arrabbiare ancor più alla luce dell’increscioso episodio verificatosi giovedì scorso». Da qualche anno la gestione dell’impianto sportivo è affidata al Camerano Calcio che di recente ha ottenuto la concessione fino al 2022. «A carico del concessionario c’è anche la manutenzione della rete – spiega Rabini - ma nel valutare l’accaduto vanno considerati i rapporti fra Comune e concessionario in un periodo nel quale ci si aspettava, da un momento all’altro, l’avvio dei lavori. Lavori, appunto, che prevedono anche l’installazione di una nuova recinzione». Da qui prende forma l’interrogazione presentata dal capogruppo di Operazione Futuro al fine di “capire l’atteggiamento del Comune non solo in merito a questo spiacevole episodio ma anche come intende gestire, fintanto che i lavori non cominceranno, le strutture di un impianto che deve essere messo in sicurezza».
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