Ancona, bivacchi di clochard a Torrette
Panni stesi nei reparti ad asciugare

Un termosifone a Torrette su cui vengono asciugati i panni dei clochard
Un termosifone a Torrette su cui vengono asciugati i panni dei clochard
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Martedì 17 Maggio 2016, 11:55
ANCONA  - Ancora bivacchi di clochard all’ospedale regionale, ancora panni stesi nei reparti. Li hanno scoperti all’alba di ieri i poliziotti di una Volante della questura, che durante il controllo del territorio notava un enorme e strano cartone adagiato nel porticato esterno dell’Umberto I di Torrette. Immediatamente i poliziotti hanno illuminato la zona con i fari alogeni della pantera, notando che qualcosa si muoveva all’interno di quell’enorme involucro di cartone. Dentro, dormiva uno straniero di 33 anni, originario della Romania, Italia senza fissa dimora. L’uomo, tra coperte e cartoni, aveva creato una vera alcova al cui interno vi erano non solo tutti i propri effetti personali, ma anche generi di conforto.

Il romeno è stato identificato dagli agenti: da un controllo al terminale si è scoperto che aveva non solo precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona, ma anche un provvedimento del Questore che gli vietava di risiedere e soggiornare nel capoluogo dorico fino al 2018. Così il romeno è stato denunciato sia per invasione di edifici che per inottemperanza a una misura preventiva emessa dal questore. Prima di riprendere l’attività di controllo del territorio gli agenti hanno deciso di ispezionare anche l’interno dell’ospedale.

Intuizione giusta, perché nel loro giro d’ispezione hanno scoperto quattro persone che, nonostante il giaciglio scomodo, dormivano profondamente sopra a delle sedie della sala d’aspetto di un reparto dell’ospedale. Due donne cittadine italiane di 56 e 40 anni e due originarie della Romania, 48 e 38 anni, avevano steso la propria biancheria tra le poltroncine, come fossero in una lavanderia. Avevano abbandonato a terra effetti personali e residui di cibo, unendo sedute cercando di approntare, grazie a cartoni e coperte logore, dei letti di fortuna.

Le quattro donne, senza fissa dimora e occupazione in Italia, sono state identificate e anche per loro sono emersi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona. Per tutte è scattata una denuncia per il reato di invasione di edifici. Visto che una delle cittadine italiane, la più giovane, era anche gravata da una misura preventiva emessa dal questore in data 2014 che le vietava il ritorno nel comune di Ancona, è stata anche denunciata per inottemperanza a un provvedimento di Polizia.
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