ANCONA - ll settore dell’edilizia sempre più strozzato dai rincari sulle materie prime. Cantieri al palo e imprese a rischio fallimento. Uno scenario apocalittico aggravato dalla difficoltà (quasi impossibilità) di accedere alla cessione del credito alle banche legato al Superbonus 110%. In pratica le aziende si trovano con il cassetto fiscale pieno di crediti, ma senza liquidità e con impatti gravissimi. Una congiuntura disastrosa che costringe molte imprese a fermare i cantieri in attesa che il governo nazionale vari il Decreto aiuti bis.
Stop ai cantieri
Il bitume per fare il catrame è cresciuto da 350 euro a tonnellata a 650, l’acciaio da 50 centesimi al chilo è salito a 1,30 euro, i legnami da 400 euro a metro cubo svettano a 1.300 euro.
Consegne in ritardo
L’altro problema che affligge il settore è il reperimento dei materiali. «Abbiamo ordinato gli infissi otto mesi fa» racconta Andrea Morbidelli, responsabile del settore commerciale e lavori pubblici per l’impresa di famiglia Graziano Belogi Srl che, tra gli incarichi, ha in attivo diverso cantieri nel cratere del sisma. «Purtroppo non si sa quando potranno consegnarci i materiali - spiega l’imprenditore - di conseguenza non sappiamo nemmeno noi quando potremo dare le case a chi abita ancora nei moduli».
Aziende a rischio
«Il settore edile viene da 15 anni di crisi - spiega Cesare Davanzali costruttore e presidente della Cassa edile di Ancona - dove le imprese si erano addirittura destrutturate. Poi l’accelerata improvvisa col Superbonus 110%». Quindi la corsa ad accaparrarsi i lavori, e con una concentrazione della domanda in uno stesso periodo anche i prezzi delle materie prime sono saliti. Insieme a tutto ciò, la guerra in Ucraina e tutto quello che ne è conseguito. «Se non si risolve la questione della gestione del credito - prosegue Davanzali - corriamo il rischio del blocco totale da parte delle banche. Dunque ci troviamo con le nostre imprese che hanno crediti di imposta in pancia, e se non riescono a cederli alla banca si va inevitabilmente verso il fallimento».