Ancona, baywatch e parcheggiatori introvabili: «Costretti ad assumerli da fuori, sarà un’estate ad ostacoli»

Ancona, baywatch e parcheggiatori introvabili: «Costretti ad assumerli da fuori, sarà un’estate ad ostacoli». Foto generica
Ancona, baywatch e parcheggiatori introvabili: «Costretti ad assumerli da fuori, sarà un’estate ad ostacoli». Foto generica
di Stefano Rispoli
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Domenica 19 Marzo 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12:51

ANCONA Bagnini chiamati da fuori regione, camerieri introvabili, parcheggiatori che rifiutano paghe da 1.500 euro al mese. Personale per le spiagge ne abbiamo? Pare proprio di no. Una gestione a ostacoli per chi deve preparare la stagione. Si profila un’estate tutta in salita per gli operatori balneari, costretti a fare i conti con la carenza, ormai cronica, di personale. 


Altri tempi 


Giovani svogliati? Retribuzioni troppo basse? Vallo a capire. Di sicuro i tempi sono cambiati. «Se prima c’era la corsa per lavorare in spiaggia e ci potevamo permettere di scegliere, adesso dobbiamo prendere quel che c’è - commenta Maurizio Sonnino della Capannina di Portonovo -. Spesso sono ragazzi senza esperienza, ma per quando sono formati, è finita l’estate. Io mi scontro con giovani che si propongono ma pretendono di lavorare in cucina 8 ore spaccate e non la domenica, altri che rifiutano di fare i parcheggiatori a 1.500 euro perché vogliono il weekend libero. Una volta era tutto diverso». 


Scarsa disponibilità


AAA guardiaspiagge cercasi: anche nel settore dei bagnini incombe la grana personale. «Per noi è un problema indiretto perché ci appoggiamo ad una cooperativa esterna, ma se un tempo i ragazzi facevano a gara per venire a lavorare in spiaggia, adesso tocca cercarli con il lanternino - dice Luca Paolillo, titolare della stabilimento Taunus di Marcelli e presidente dell’Associazione bagnini Riviera del Conero -. Sentiamo ragazzi dire: “La disponibilità te la do, ma solo due mesi perché ho il viaggio della maturità”. Ma come fai ad assumerli per tutta la stagione se poi magari ti chiedono di avere la settimana di Ferragosto libera? Rifiutano persino gli impieghi part-time, dalle 10 alle 14: orari per cui non ti spacchi certo la schiena». E invece niente, i baywatch scarseggiano: secondo il sindacato balneari di Confcommercio in Italia ne mancano all’appello almeno 3-4mila e le spiagge sono a rischio stop. Non corre questo rischio, per fortuna, la riviera del Conero, servita dalla Cooperativa Guardiaspiagge. 
Pochi brevetti 
«Il problema è stato acuito dal Covid - spiega il presidente Filippo Antonini -. In due inverni di lockdown la società sportiva Team Salvagente 2.0, di cui sono vicepresidente, tramite la Fin di Ancona ha rilasciato un terzo dei brevetti che abitualmente concede perché non si potevano tenere i corsi. Di conseguenza ora il bacino a cui attingere è più ridotto». Tant’è che i bagnini vengono ingaggiati da fuori regione. «Dobbiamo fare concorrenza alla Sardegna o al lago di Garda - rivela Antonini - e per accaparrarci il personale dobbiamo includere l’alloggio nell’offerta e reperire strutture ricettive, cosa non semplice ad esempio nella riviera del Conero. In tutti i settori c’è carenza di giovani, specialmente nel nostro in cui si registra un 50% di turnover ogni anno: c’è sempre meno propensione al lavoro, magari per privilegiare lo studio». A Palombina si punta tutto sulla gestione familiare e sulla fidelizzazione. «I giovani vogliono tutto e subito, magari il sabato o la domenica libera, ma un’attività stagionale è improntata in maniera diversa - spiega Gianfranco Cirulli, titolare del Playa Solero e presidente della Cooperativa dei Bagnini di Palombina -. Siamo consapevoli del problema, per cui ci stiamo accordando preventivamente con i ragazzi dell’anno scorso per non farci trovare scoperti». 
Stefano Rispoli

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