Scarichi e permessi scaduti
Denunciata azienda jesina

Scarichi e permessi scaduti Denunciata azienda jesina
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Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:22 - Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 10:56
JESI - Azienda agricola modello per la produzione di formaggi, in particolare mozzarelle di bufala, con ristorante e fattoria didattica annessi, il caseificio Piandelmedico dei marchesi Trionfi Honorati di Jesi finisce nel mirino del Corpo forestale dello Stato, che ha denunciato il titolare, Giuseppe Trionfi Honorati per scarico senza autorizzazione di acque reflue industriali e smaltimento illecito di rifiuti speciali non pericolosi. Le indagini, spiega il Cfs in una nota, erano partite nell'ottobre scorso dalla segnalazione di un'azienda vicina, che aveva scoperto elevate concentrazioni di escherichia coli e enterococchi in campioni del proprio terreno, ipotizzando una contaminazione di sostanze fecali nel sottosuolo dell'area di sosta di una stazione di servizio poco lontana. Nel successivo sopralluogo, gli agenti del Cfs hanno notato che da una condotta dell'Anas sottostante il tracciato della SS 76, nonostante l'assenza di piogge scorreva un refluo scuro lattiginoso, che proveniva da una tubazione di calcestruzzo su cui sono scattati numerosi campionamenti, alla presenza di personale del caseificio. Analizzati dal servizio acque dell'Arpam di Ancona, i campioni hanno mostrato valori elevati di solidi sospesi, fosforo totale ed escherichia coli. Altro liquame proveniente da una vasca di stoccaggio del digestato di un impianto di produzione di biogas era sversato nel terreno da una pompa. L'azienda dei Trionfi Honorati inoltre era in possesso di una autorizzazione provinciale per lo scarico delle acque reflue derivanti dalla lavorazione delle carni e del latte "scaduta dal 2009 e non più rinnovata".



Secondo il comandate provinciale del Cfs Giancarlo D'Amato, "oltre al Decreto ambientale del 2006, sono state disattese anche le Norme tecniche di attuazione del Piano di tutela delle acque della Regione Marche, approvato nel 2010". Sono stati girati video e scattate foto, trasmesse insieme agli atti alla procura di Ancona.





La replica dell'azienda Trionfi Honorati

"L'Azienda Trionfi Honorati è un'azienda che da sempre ha fatto come regola del proprio agire il rispetto della legge e la trasparenza. L'azienda è difatti una delle poche aperte al pubblico

dove chiunque può passeggiare ovunque. Ferisce dunque l'accostamento a condotte asseritamente illecite". È quanto si legge in un comunicato stampa diffuso dall'avv. Settimio Honorati, a proposito del

presunto scarico illegale di acque reflue dal Caseificio Piandelmedico di Jesi oggetto di un'indagine del Corpo forestale dello Stato. Il legale parla a nome dell'azienda, dopo "aver preso visione" del comunicato del Cfs sulla denuncia "a tale T.H.G.", e delle notizie di stampa "in cui i fatti vengono riferiti a Giulia Trionfi Honorati".



L'accostamento ferisce, prosegue la nota, "soprattutto quando si afferma erroneamente che sarebbero state scaricate acque reflue industriali, quando è la legge che assimila le acque reflue delle aziende agricole a quelle domestiche. Soprattutto quando si afferma erroneamente che vi sarebbe stato uno smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi (del liquame, addirittura tramite una pompa)".



"Va dunque detto a chiare lettere - precisa il legale - che l'azienda, invece di usare concimi chimici dannosi per l'ambiente ha da tempo provveduto a sostituirli con il letame proveniente dai propri allevamenti e che ciò non solo rientra nella normale tecnica colturale, ma è anche lecito e autorizzato". "È noto - conclude l'avv. Honorati - che l'attività degli organi ispettivi è una attività di indagine che deve essere verificata e validata dalle competenti autorità".
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