Bravi in carcere negli Usa
La famiglia: "Abbandonati"

OSIMO - Prima un'accusa infamante ritenuta ingiusta e inesistente; poi un'attesa angosciante resa ancora pi� terribile dalla distanza e dalla ottusit� della burocrazia.

I famigliari di Pierino Bravi stanno perdendo la speranza di rivederlo a casa in breve tempo così come era stato loro assicurato. Tra l'altro, in tre mesi - la vicenda è deflagrata il 17 aprile - le condizioni di Bravi, rinchiuso in carcere ad Atlanta, negli Stati Uniti, stanno peggiorando.



Bravi, 57 anni, imprenditore di Osimo, è accusato di molestie sessuali nei confronti di una cameriera. Il fatto sarebbe successo nell'hotel dove alloggiava. Un'accusa sempre respinta e su cui non ci sarebbero prove al di fuori della testimonianza della donna.



Secondo quanto prevede il rito penale americano, per Bravi è stata richiesta una cauzione che è stata pagata ma, nonostante il decreto di espulsione per il ritorno in patria, sia stato firmato un mese fa, fino a questo momento non è stato ancora eseguito.



In sostanza, intoppi burocratici stanno ritardando il rientro a Osimo. Da qui l'appello della famiglia al ministero degli Esteri perché la situazione possa essere sbloccata al più presto.