L’ascensore rotto sarà aggiustato? Settimana prossima (forse). Intanto ad Ancona la spiaggia del Passetto si spopola

L’ascensore? Settimana prossima (forse). Intanto ad Ancona la spiaggia del Passetto si spopola
L’ascensore? Settimana prossima (forse). Intanto ad Ancona la spiaggia del Passetto si spopola
di Antonio Pio Guerra
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Sabato 10 Giugno 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 10:53

ANCONA Ancora grane per il Passetto. Stavolta è colpa dell’ascensore panoramico, fermo per un guasto da giovedì mattina. «Il servizio di trasporto è temporaneamente sospeso» si legge sui cartelli affissi da Conerobus - gestore dell’impianto - ai due capi della macchina. Un’amara sorpresa per tanti, a partire da chi - l’altra mattina - era riuscito a raggiungere la spiaggia con l’ascensore. Il guasto si è verificato intorno all’ora di pranzo, cogliendo di sorpresa chi era di ritorno a casa. 


La sfacchinata 

Anziani, disabili, genitori con bambini e passeggini: per tutti un’unica alternativa, un’arrampicata di una cinquantina di metri lungo i duecento scalini che separano il mare dal Monumento. «C’è chi ci ha messo quarantacinque minuti» raccontano alcuni bagnanti.

E ieri? Nonostante il caldo torrido, la spiaggia del Passetto era deserta. Tanto quella libera quanto quella gestita da Claudio Cerusico. «L’ascensore è fondamentale per l’utilizzo della spiaggia» si rammarica. «È una grossa penalizzazione. Se la gente non può scendere, poi va in altri posti», osserva. Specialmente considerando il pubblico degli affezionati del Passetto. «Perlopiù anziani e mamme con bambini» spiega Liliana Marcu, titolare dello stabilimento con Cerusico. «Di solito ci sono molte più persone», dice Giancarlo Magni, grottarolo. Di fronte a lui, sul cemento dove solitamente si ammassano i bagnanti, ci saranno al massimo una mezza dozzina di asciugamani. Qualche temerario che ha scelto comunque di concedersi un bagno. Da solo, come nel caso del signor Salvatore. «Le nostre mogli (sua e di un amico, ndr) non sono venute giù per colpa dell’ascensore». Come le signore, tanti altri. «I “passettari” con l’abbonamento non li vedo». Per molti, poi, l’assenza è una scelta obbligata. «Ho un amico disabile che oggi non è potuto venire» racconta una signora. Che poi attacca: «Ora siamo isolati. Oggi (ieri per chi legge, ndr) non ci sono nemmeno la guardia medica o il bagnino della spiaggia libera. Cosa succederebbe in caso di malore?». Poi c’è il nodo dei lavoratori, come Lorella Schiavoni, dipendente dello stabilimento di Cerusico. 

Il disagio 

«Tornare su a piedi, alle due di pomeriggio e dopo una giornata di lavoro? È veramente un disagio» si sfoga. Il titolare dello stabilimento, invece, pensa ai fornitori. «Io ho ancora provviste ma cosa succederebbe se dovessi ricevere una consegna di merce?». Impossibile non pensare, ancora, a chi ha stipulato l’abbonamento per l’utilizzo dell’ascensore (venti euro per un mese). «Abbiamo fatto l’abbonamento ieri» osserva con amarezza Sauro Raschia, al Passetto con la moglie. «La speranza è che tutto torni a funzionare presto» è la frase più ricorrente. Sì, ma quanto presto? Conerobus non sa dirlo con certezza. Probabilmente entro la prossima settimana. Probabilmente.

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