Ascensore rotto nella casa popolare
Inquilina in carrozzina chiede aiuto

Ascensore rotto nella casa popolare Inquilina in carrozzina chiede aiuto
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Lunedì 30 Settembre 2019, 06:05
OSIMO - Impossibilitata a camminare per un problema ad una gamba, si ritrova a vivere in un casa popolare all’ultimo piano di una palazzina con ascensore rotto e centralina condominiale della caldaia che funziona a singhiozzo, costringendo i residenti ad arrangiarsi per scaldare l’acqua. Angela De Fusco, 44 anni, casertana ma da 14 anni residente a Osimo vive con il marito e la figlia minore in via Don Lorenzo Milani, rione Sacra Famiglia dove si trovano diverse palazzine Erap.

 

Da tre mesi ha un problema grave ad una gamba che l’ha costretta in estate ad un ricovero a Torrette. «Quando a fine agosto sono tornata a casa –ci ha raccontato ieri- ho trovato l’ascensore della palazzina fuori uso, sono settimane che stando su una sedia a rotelle vivo segregata dentro casa, non posso far altro che affacciarmi dalla finestra. Vorrei tanto che ci dessero una casa a piano terra». Anche perché Angela, al di là del problema alla gamba che la costringe ora sulla carrozzina, già da otto anni ha una disabilità riconosciuta all’80% per una malattia che la fa sentire sempre stanca. Vive ora con il marito e la figlia più piccola di 15 anni che cerca di darle una mano in casa, mentre la primogenita di 25 anni è andata a vivere da sola e il secondogenito di 23 anni è disabile fin dalla nascita.
«Per questo mio problema e con l’ascensore rotto –racconta Angela- l’abbiamo mandato per il momento dai nonni a Caserta, ma anche loro iniziano ad essere anziani, vorrei tanto che tornasse qui a Osimo ma in questa casa è impossibile vivere, è piccola e la corrente negli spazi condominiali non c’è da mesi, l’impianto centrale si arresta spesso, costringendoci ad arrangiarci per scaldare l’acqua». Negli appartamenti acqua e luce ci sono, il problema è l’impianto centrale di riscaldamento e la corrente assente sulle scale e nell’ascensore: «Pago regolarmente le bollette, semmai –rivela Angela- siamo indietro con qualche affitto della casa perché lavora solo mio marito, prende 800 euro e molti dei soldi li dobbiamo spendere per le mie medicine che sono a pagamento».

Angela chiede aiuto alle istituzioni: «i servizi sociali conoscono bene la nostra situazione, ma ci sentiamo soli». Il suo sfogo è stato affidato ad un lungo post che Angela ha scritto anche sul gruppo Facebook pubblico di Osimo, diventando oggetto di decine di commenti, specie di esponenti di centrodestra che hanno sottolineato il racconto della mamma . La segretaria di Fratelli di Italia a Osimo, Maria Grazia Mariani, ha fatto sua la storia evidenziando il bisogno di aiuto della famiglia. In una nota Mariani scrive: “«Non si può lasciare una donna sola in queste situazioni. Il sindaco si è preoccupato di mettere in salvo dei gatti ospitati in un garage delle case popolari. La vita di una donna conta meno di quella di un gatto? Intervenga con urgenza! Non si può lasciare una famiglia con handicap senza ascensore e senza acqua calda».
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