Osimo, offese sessiste durante la partita. L'arbitro Laura Mancini: «Sono ancora sotto choc»

Osimo, offese sessiste durante la partita. L'arbitro: «Sono ancora sotto choc»
Osimo, offese sessiste durante la partita. L'arbitro: «Sono ancora sotto choc»
di Gianluca Fenucci
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Venerdì 10 Febbraio 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 07:44

OSIMO -  Si lascia sfuggire un «Sono ancora un po’ sotto choc» ma non rilascia dichiarazioni Laura Mancini, l’arbitro che sabato scorso è stata oggetto di insulti ed offese sessiste durante la partita del girone A del campionato di Promozione Osimo Stazione- Marotta Mondolfo. Non parla la 26enne maceratese per rispettare il rigido regolamento dell’AIA, l’Associazione Italiana Arbitri, di cui fa parte. Eppure la voce tradisce un po’ di apprensione e di amarezza. 

 
Le manifestazioni di affetto


Tutti le hanno manifestato vicinanza e solidarietà, i vertici regionali dell’associazione hanno sottolineato le sue grandi capacità tecniche e psicologiche, che le hanno consentito di essere la prima donna della sezione AIA di Macerata ad essere designata dal Cra Marche, presieduto da Riccardo Piccioni, per arbitrare in Eccellenza, il massimo campionato regionale di calcio.

Era accaduto un anno fa, il 14 maggio 2022, quando aveva diretto nel pesarese la partita Atletico Gallo Colbordolo-Vigor Senigallia finita 1-4. Laura Mancini quel giorno era stata brava, come avevano sottolineato i cronisti e gli addetti ai lavori. Del resto Laura Mancini non è una neofita: ha fatto tutta la trafila da arbitro, dal settore giovanile alla Terza Categoria, poi la Seconda e la Prima, campi ed ambienti talvolta difficili ma dove l’arbitro maceratese ha sempre dimostrato carattere e capacità. 

L'amarezza


L’episodio accaduto al campo sportivo Bernacchia di Osimo Stazione probabilmente ha lasciato qualche segno, un po’ di amarezza e delusione: lei non lo conferma ma è chiaro che continuerà ad arbitrare perché quella è la sua passione e una gran parte della sua esistenza e perché in fondo qualche ostacolo fa parte della carriera e della vita. Una vita piena e soddisfacente, una vita dove Laura Mancini si è ritagliata spazi significativi: un anno fa ha conseguito con grande soddisfazione la laurea in giurisprudenza, è praticante procuratore legale ed in passato è stata anche volontaria nei campi estivi della provincia di Ascoli gestiti dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. «Una bravissima ragazza – dice un’educatrice che aveva condiviso con la Mancini le esperienze nel mondo del volontariato nell’ascolano – sempre disponibile e serena, col sorriso sulle labbra, sensibile e attenta verso gli altri e i fragili». Del resto la sezione maceratese AIA presieduta da Gilberto Sacchi è molto “rosa”, conta ben 18 donne arbitro e in quanto a primati vanta l’elezione della recanatese Katia Senesi, prima donna divenuta componente del comitato nazionale dell’ AIA. L’episodio di Osimo Stazione è ancora fresco ma Laura Mancini è prontissima a fischiare un nuovo inizio di partita.
Riccardo Piccioni, presidente Aia Marche la incoraggia: «Siamo solidali e vicini all’arbitro che da anni dirige partite sui campi regionali con passione e buoni risultati».

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