Ancona, avance omosex con la minaccia di una pistola: anziano finisce a giudizio per violenza sessuale

Ancona, avance omosex con la minaccia di una pistola: anziano finisce a giudizio per violenza sessuale
Ancona, avance omosex con la minaccia di una pistola: anziano finisce a giudizio per violenza sessuale
di Federica Serfilippi
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:43

ANCONA - Avrebbe costretto un giovane ghanese a cui aveva dato un passaggio in auto a subire un rapporto sessuale: un 70enne finisce a processo. Ieri si è aperto il dibattimento davanti al collegio penale con l’audizione dei primi testimoni, i carabinieri della Compagnia di Jesi a cui aveva fatto denuncia la vittima dopo i presunti abusi subiti nel febbraio del 2018. Erano stati proprio i militari jesini a sequestrare la pistola (con il tappo rosso, «usurato ma visibile») con cui l’imputato avrebbe cercato di costringere il ghanese a consumare il rapporto contestato. 

 
La versione accusatoria


Stando alla tesi della procura, il ghanese era salito a bordo dell’auto dell’anziano, a Jesi, dopo aver chiesto un passaggio. Doveva dirigersi verso Ancona. Durante il tragitto, ci sarebbe stato un primo approccio sessuale del 70enne contro la volontà del ragazzo. In quell’occasione, dice l’accusa, si sarebbe consumato un rapporto mentre l’imputato stava al volante. 
In un secondo momento, arrivati all’altezza di Castelferretti, l’anziano avrebbe fermato il veicolo e tentato di costringere il passeggero a un secondo atto sessuale.

Il ghanese ha raccontato ai carabinieri di aver rifiutato categoricamente, trovando però il 70enne con in pugno una finta Beretta. Spaventato dall’arma, la vittima ha raccontato nella denuncia di aver tolto dalle mani dell’imputato la pistola e di aver aperto lo sportello per sfuggire alla violenza. Raggiunto dall’anziano, la situazione si sarebbe calmata, tanto da far tornare il ghanese nell’abitacolo e far ripartire l’auto. Dopo pochi minuti, però, l’africano - probabilmente non fidandosi dell’uomo che gli stava dando un passaggio - avrebbe praticamente costretto l’automobilista a fermarsi. Il veicolo era andato a sbattere contro una paratia, il ghanese aveva guadagnato la fuga. Lo straniero aveva saputo indicare il nome del 70enne perché aveva il suo numero di telefono. La difesa, rappresentata dall’avvocato Federica Guarrella, rigetta ogni contestazione.

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