ANCONA In settimana riprenderanno i lavori di adeguamento sismico alle scuole Antognini di via Bramante, ma gli operai prima di mettersi all’opera dovranno vedersela con un gruppo di stranieri che ha realizzato una sorta di bivacco nei piani alti del complesso edilizio. A denunciare quello che sta accadendo è un gruppo di residenti della zona proprio di via Bramante e via Scandali che da giorni ha notato un continuo movimento all’interno della scuola dove sono stati affidati nei mesi scorsi i lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico per un importo di 3 milioni di euro. Il cantiere si è dovuto fermare nell settimane scorse per una variante, legata alle fondamenta dell’edificio, poi approvata dai tecnici comunali. Ora le maestranze sono pronte a mettersi all’opera per continuare nell’opera. Tuttavia dovranno prima fare i conti con questo bivacco delle persone che hanno sfruttato questa zona per ripararsi dalle intemperie e ricavare un giaciglio nel cantiere temporaneamente abbandonato.
La chiusura
Una presenza come detto che non è sfuggita ai residenti dei palazzi di fronte che per anni si sono ritrovati un rudere davanti casa divenuto un vero e proprio ricettacolo per sbandati, senza fissa dimora e tossicodipendenti. Chiusa nel 2012, le Antognini in pochi mesi sono diventate una sorta di galleria degli orrori con l’intero edificio che è stato anche vandalizzato da baby teppisti, molti dei quali poi identificati dalle forze dell’ordine. La situazione è andata avanti per anni con il Comune che non è mai riuscito a mettere in sicurezza l’edificio dove è stato asportato completamente l’impianto elettrico ad opera in particolare dei ladri di rame.
Il cantiere
Con l’inizio dei lavori i residenti hanno tirato un sospiro di sollievo ma ora si ritrovano ancora una volta a fare i conti con un bivacco che in tanti sperano possa essere rimosso in poco tempo.