ANCONA - Sono stati trovati in un angolo della cella frigorifera attaccata alla motrice di un camion imbarcato su un traghetto partito dalla Grecia e approdato al porto di Ancona. Indossavano abiti pesanti per resistere più a lungo ai meno 22 gradi, in mezzo a un carico di latticini e frutta. Neanche una parola d’italiano, solo la speranza di sopravvivere, poter cambiare vita e lasciare definitivamente l’Afghanistan.
Uno, 20enne, ha immediatamente fatto richiesta per avviare l’iter per farsi riconoscere la protezione internazionale. L’altro, 17 anni, è stato preso in carico dai Servizi Sociali del Comune. I due clandestini sono stati scovati martedì pomeriggio nel corso di un controllo operato dalla Polizia di Frontiera sui mezzi pesanti sbarcati da un traghetto proveniente dalla Grecia. Il camionista, un 30enne di origine ellenica, è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Dopo gli accertamenti di rito, su indicazione del sostituto procuratore Andrea Laurino, è stato condotto nel carcere di Montacuto in attesa della convalida l’arresto di fronte al gip. Il tir su cui erano nascosti i due afghani è stato sequestrato. La cella frigorifera era chiusa dall’esterno con un lucchetto. Dentro, era segnata una temperatura di meno 22 gradi. Nonostante il freddo, i due stranieri (non sono parenti tra loro) sono stati trovati in discrete condizioni di salute.
Si erano coperti al massimo per resistere al gelo della cella e affrontare una traversata di almeno 16 ore: piumini e vestiti pesanti.