Andreea, un fantasma da sette mesi: riprese le ricerche tra Castelbellino e Castelplanio

Andreea, un fantasma da sette mesi: riprese le ricerche tra Castelbellino e Castelplanio
Andreea, un fantasma da sette mesi: riprese le ricerche tra Castelbellino e Castelplanio
di Federica Serfilippi
3 Minuti di Lettura
Domenica 2 Ottobre 2022, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 08:24

JESI - Sono ripartite in maniera massiccia ieri pomeriggio le ricerche di Andreea Rabciuc, la 27enne di origine romena di cui non si hanno più notizie della mattina dello scorso 12 marzo, dopo una festa trascorsa sulla Montecarottese, nella roulotte di un casale. Per la scomparsa della ragazza, residente a Jesi, l’unico indagato risulta essere il fidanzato, il 43enne Simone Gresti.

Nel pomeriggio di ieri, una task force composta da vigili del fuoco e carabinieri ha battuto due aree ben distinte tra loro. 


L’Esino


Da una parte, le ricerche si sono concentrate nella zona compresa tra Castelbellino e Pianello.

In particolare, sono state passate in rassegna le sponde del fiume Esino. Dall’altra, vigili del fuoco e operatori dell’Arma hanno cercato tracce della ragazza all’altezza della frazione Pozzetto di Castelplanio. Le ricerche, coordinate dal sostituto procuratore Irene Bilotta, non sono state eseguite solo via terra, ma anche in cielo. Sono stati fatti levare in volo i droni per avere una visuale aerea delle due zone dove ieri sono state concentrate le ricerche. Si erano arenate nel pieno della stagione estiva, senza dare dei risultati concreti o assist agli investigatori. Di Andreea, ancora, nemmeno l’ombra. L’ultimo avvistamento risale a quasi sette mesi fa, da quell’allontanamento dal casolare sulla Montecarottese dove la 27enne aveva trascorso la serata e la nottata con due amici e il fidanzato Simone, con cui lei talvolta conviveva. 


La ricostruzione


Il 43enne, difeso dall’avvocato Emanuele Giuliani che ieri si è portato nelle zone delle ricerche, ha sempre sostenuto di non avere nulla a che fare con la sparizione della ragazza. Il loro, come anche da lui confermato, era un rapporto altalenante, fatto di continui litigi. Un battibecco c’era stato anche la notte della scomparsa: al momento dall’allontanamento a piedi dalla roulotte il cellulare di Andreea era nelle mani dell’indagato. Sul tavolo del pm deve ancora arrivare il resoconto dell’analisi dei dispositivi elettronici, affidata al consulente Luca Russo, che sono stati sequestrati al 43enne e ad alcune persone a lui vicine. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA