Zona rossa violata, tutti a spasso e assalto alle spiagge. Commercianti ​senza mascherina: chiusi tre negozi

Passeggiate e corse sul viale della Vittoria
Passeggiate e corse sul viale della Vittoria
di Stefano Rispoli
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Lunedì 29 Marzo 2021, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 15:35

ANCONA - Scampagnate e picnic all’aperto, corse in bicicletta, lunghe passeggiate in spiaggia. Viva la primavera, esplosa in una soleggiata domenica delle Palme. Come se il Covid non esistesse. Come se l’emergenza fosse ormai finita. No, il virus sembra non far paura agli anconetani. E nemmeno i controlli o l’incubo di una maxi multa. Tutti a spasso, nonostante la zona rossa e le restrizioni. Difficile restarsene chiusi tra quattro mura. Troppe le tentazioni - ma pure le deroghe ai divieti generali - per mettere la testa fuori di casa e concedersi un po’ di relax domenicale in giro. 

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Succede allora che il centro venga invaso di biciclette, dal Passetto al porto, passando per il Viale della Vittoria e corso Garibaldi.

Qua e là, capannelli di persone che si fermano a chiacchierare attorno alle panchine o nelle piazze. Ma le spiagge sono state il target preferito dai furbetti del Covid. Se Portonovo, presidiata dai vigili, resta per molti un sogno proibito, il litorale di Palombina è stato letteralmente preso d’assalto dagli amanti della passeggiata in riva al mare. Per non parlare dei runners: con le palestre chiuse, gli anconetani si sono scoperti all’improvviso degli appassionati podisti. Ed ecco che i boulevard cittadini si sono trasformati in piste di atletica. D’altronde, l’attività fisica non si nega a nessuno ed è consentita dalla normativa anti-Covid ma solo nelle vicinanze di casa, a differenza di quella sportiva che si può praticare ovunque (per agonisti, professionisti o tesserati). 


La voglia di primavera è più forte del brivido di una super multa. Le forze dell’ordine anche nel weekend appena trascorso hanno messo in campo una task force per i controlli. Tolleranza zero nei confronti di chi sgarra e viene sorpreso in giro senza motivo. Nella giornata di sabato i carabinieri hanno sanzionato cinque persone, alcune a piedi, altre in auto che, una volta fermate, non hanno saputo fornire una valida giustificazione sul perché circolassero. Per tutte è arrivata una super contravvenzione da 400 euro a testa, ridotta a 280 se pagata entro cinque giorni. Nessuna pietà nemmeno nei confronti dei titolari di tre negozi etnici che sono stati sorpresi dietro il bancone senza la mascherina protettiva. In questi casi, è scattata anche la chiusura dei rispettivi locali per cinque giorni. I controlli a tappeto hanno riguardato anche Falconara. Qui lo stop temporaneo è stato imposto a due fast food gestiti da cittadini originari del Pakistan, che si trovano entrambi sulla Flaminia. 


Tra la mattina e il pomeriggio di sabato sono stati multati dai carabinieri della Compagnia di Ancona i due titolari, un 23enne e un 47enne. Entrambi stavano servendo clienti, per il solo asporto, senza indossare la mascherina obbligatoria. Per lo stesso motivo i militari hanno fatto chiudere per cinque giorni un negozio di alimentari di via Giordano Bruno gestito da un 33enne originario del Bangladesh, che ha ricevuto una multa di 400 euro per il mancato rispetto delle normative anti-Covid. I controlli da parte di carabinieri, polizia e vigili urbani sono proseguiti anche ieri e hanno riguardato tutto il centro, anche se le numerose deroghe alle leggi anti-Covid rendono davvero tenue questa zona rossa, che non ha nulla a che vedere con il lockdown - quello vero - della primavera di un anno fa. 

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