Writers all'attacco: il centro della città assediato in un labirinto di scritte e tag

Writers all'attacco: il centro della città assediato in un labirinto di scritte e tag
Writers all'attacco: il centro della città assediato in un labirinto di scritte e tag
di Teodora Stefanelli
4 Minuti di Lettura
Martedì 31 Maggio 2022, 08:10

ANCONA - Writers scatenati nelle vie del centro: tra i muri scrostati e il guano abbondante dei piccioni spiccano le tag e gli scarabocchi a caratteri cubitali fatti dai ragazzini che non perdono occasione per imbrattare le pareti di palazzi, negozi e porticati. Colonne ed edifici storici sono il bersaglio preferito dei graffitari che adorano lasciare il segno un po’ per sfida e un po’ per sfregio in barba al rispetto per il bene pubblico.

Tanto poi sono pochi quelli che pagano per i danni. 
Il cuore della città avrebbe bisogno di una bella ripulita anche in vista dell’arrivo dei turisti. Che sono tornati in buon numero. E allora perché non regalare un colpo d’occhio più decoroso al centro che, a detta degli stessi commercianti, a stento viene riconosciuto come tale da chi proviene da fuori? Alla fine chi ci rimette sono i residenti che insieme agli operatori della zona devono convivere da anni con questi sgorbi. «Siamo abituati - dicono - sono vecchie di anni queste scritte.

E aumentano sempre di più». Per fermare i vandali servirebbe un’ordinanza ad hoc che possa far scattare delle multe salate per i responsabili. Questi ultimi individuabili tramite le telecamere di sorveglianza disseminate in centro. 

La mappa 

Nessuna zona si salva: dai porticati di piazza Cavour a corso Garibaldi, da piazza Pertini passando per il viale della Vittoria, fino a piazza Diaz e al Monumento ai Caduti “battezzato” solo pochi giorni dopo la costosa pulizia di vecchie scritte fatte con il pennarello nero sulla pietra d’Istria. Chi può fa da sé, come Orsolina Tiranti della storica edicola all’angolo tra corso Mazzini e piazza Cavour che si sta facendo aiutare da un operaio a passare l’antiruggine e a cancellare vecchie scritte stampate sul verde bottiglia, il colore del chiosco. «Qui sotto - spiega - non si sono messi d’accordo tra condomini per rifare la facciata. Nel frattempo l’impresa che si occupava dei lavori di ritinteggiatura ha trovato un altro lavoro e se ne riparlerà a novembre credo. Si riempono la bocca di progetti fatti da Renzo Piano e mi sale la rabbia se penso allo stato in cui versa il centro».

Il blitz 

Accanto all’edicola c’è la libreria Fogola. Qui il muro è stato da poco ritinteggiato di un bellissimo color ocra ma domenica mattina la titolare Simona Rossi ci ha trovato stampato sopra una scritta nera con l’account social di una ragazzina. L’ha anche contattata su Instagram sentendosi dare dalla presunta baby writer della «stupida» per averlo fatto. Impossibile non vedere lo spettacolo disgustoso mentre si passeggia. «Per evitare che entrino i piccioni dentro o che salgano sui tavolini ho comprato un dispositivo ad ultrasuoni - spiega Stefano Paolinelli, il titolare della pizzeria Da Sante in piazza Cavour - ma insomma la situazione è indecente. Basta alzare gli occhi e vedere in che stato versano i soffitti dei portici. Qui ci passano ogni giorno tante persone, si siedono ai bar o in pizzeria e certamente non è decoroso. Si potrebbero studiare dei modi per diminuire la presenza di piccioni e quindi di guano. Già sarebbe un bel passo avanti. Tramite l’amministratore del condominio sono state fatte tante segnalazioni al Comune ma, che io sappia, non si è mai avuta risposta a riguardo». Proseguendo verso il viale della Vittoria si nota come ad essere presi di mira dai vandali siano i palazzi storici con le loro facciate imponenti. Cuori trafitti, iniziali, sgorbi di ogni genere deturpano questa zona. «Ogni giorno vediamo quell’enorme scritta nera proprio dall’altra parte della strada - dichiara Luigi De Matteis, titolare del bar Diana - ma questo è un problema annoso che va affrontato dall’amministrazione. Così come per il tema delle attività: Ancona non attira perché non c’è niente da fare. Servono eventi, iniziative e una presa di posizione da parte del Comune. Non si può sempre accontentare tutti». Anche piazza Diaz ha i suoi problemi. Qui, oltre ai graffiti presenti addirittura sui giochi dei bambini, gli operatori lamentano «proprietari di cani incivili che lasciano escrementi ovunque disseminati a terra». Maria Romani della tabaccheria Romani spiega: «Una volta una signora ha lasciato che il cane facesse i suoi bisogni davanti al negozio, poi se n’è andata senza pulire. L’ho anche richiamata ma non si è neppure voltata dall’altra parte. Parliamo di civiltà ma questo è il livello».

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