La libraia bacchetta la writer: «Perché fai queste sciocchezze?». La replica della ragazzina: «Stupida, non rompere»

La scritta della writer in piazza Cavour
La scritta della writer in piazza Cavour
di Teodora Stefanelli
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Lunedì 30 Maggio 2022, 06:15

ANCONA - È stata una domenica mattina amara quella vissuta da Simona Rossi, titolare della libreria Fogola e Fàgola che si trova all’angolo tra corso Mazzini e piazza Cavour. Ieri, come fa di consueto, è andata ad aprire il negozio in attesa di accogliere i croceristi che arrivano con le navette messe a disposizione dal Comune. I turisti, infatti, scendono dalla nave e arrivano diretti in piazza Cavour, a due passi dalla sua attività, per scoprire la città. Poco prima di alzare la serranda, però, Simona si è accorta di uno sgorbio nero stampato sul muro del negozio appena ripitturato. 

 
La scritta altro non era che il tag di un account Instagram scritto con il pennarello.

Così la titolare, presa dal nervosismo, ha aperto il negozio e poi ha deciso di digitare subito quel nickname sul social e di contattare la proprietaria dell’account. Senza tanti giri di parole le ha scritto privatamente in direct: «Se tu o qualcuno ha scritto su un muro appena pulito del centro storico il tuo account, non trovi sia stata una vera sciocchezza?». Poi ha aggiunto: «È come se iniziassi a sporcare i vestiti che hai comprato nuovi per comunicare la mia persona. Evita. O chiedi ai tuoi amici di non farlo. Io sono la tipa che ha la libreria dietro al muro appena firmato da te».

Inviato il messaggio di sfogo, ha fatto uno screenshot e ha condiviso tutto su Facebook, commentando così: «La domenica mattina io e uno splendido operaio lavoriamo vicini. Lui dipinge la storica edicola accanto alla libreria, io apro la libreria e i suoi acciaccati 124 anni. Abbiamo vissuto spalla a spalla per oltre tre mesi con lui. Impalcature e arrabbiature. Ingressi chiusi e calo dei clienti. Pareti pulite, accanto a lerciume. Qualcuno prova a fare bene, qualcuno se ne frega. In una domenica piovosa ci salutiamo, gli porto il caffè. Ridiamo del lavorare sempre, io e lui e poi notiamo il “muro firmato”. Tacciamo e torniamo ai nostri lavori. A me però è montata una rabbia e non sono riuscita a non scrivere a questa ragazzina. Inutile parlare di inciviltà se non cerchiamo di aiutarli a capire. Quando firmate un muro fermatevi un attimo prima». 


Qualche ora dopo la ragazza titolare dell’account le ha anche risposto: «Mi ha scritto che non parla italiano e che sono stupida a rompere per una cosa così». Simona ogni giorno si impegna affinché sotto i portici di piazza Cavour si mantenga il decoro urbano e fa fatica a voltarsi dall’altra parte quando accadono cose di questo genere. «Mi farò portare la vernice dal mio amico operaio e coprirò la scritta quanto prima - spiega la titolare - ma è assurdo avere questi atteggiamenti. Se le cose dovessero peggiorare, sarò la prima a contattare la polizia municipale per segnalare la cosa».

La libraia, oltre alla presenza dei baby vandali, lamenta il fatto che «il porticato è abbandonato» e anche la scarsa propensione in centro «a tenere aperti i negozi durante la domenica, giorno di arrivo di turisti e di sbarchi delle crociere». Tra bar e negozi chiusi «quando vengono i turisti mi chiedono dove sia il centro storico, per me è un dispiacere. Questa libreria è aperta dal 1898. I clienti sono il nostro cuore pulsante e i turisti si stupiscono sempre quando vedono che qui intorno i negozi restano chiusi». 

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