Porto e Ambiente, ecco gli asset cruciali. Il sindaco Silvetti terrà per sé le 2 deleghe

Porto e Ambiente, ecco gli asset cruciali. Silvetti terrà per sé le 2 deleghe
Porto e Ambiente, ecco gli asset cruciali. Silvetti terrà per sé le 2 deleghe
di Stefano Rispoli
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Venerdì 2 Giugno 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 12:07

ANCONA  - Ambiente e Porto: i due asset strategici, su cui si giocherà il futuro della città - oltre alla credibilità del nuovo esecutivo dorico - saranno gestiti direttamente da Daniele Silvetti. Il neo-sindaco ha intenzione di tenere per sé i due assessorati che rivestono un’importanza cruciale per il capoluogo, e non solo. «Ci sto pensando», conferma il primo cittadino, pur senza sbilanciarsi perché quella delle deleghe è una partita delicatissima, insieme alle quote rosa: 4 assessorati su 9 saranno assegnati a donne. E il tempo stringe: entro una settimana esatta (venerdì 9) la Giunta dovrà essere ufficializzata, in vista del primo Consiglio fissato per il 19 giugno. 

 

La quadra


Far portare i conti non è semplice.

Chiunque si ritrova sul carro dei vincitori vuole (o pretende) un riconoscimento. Anche nella sua capacità di decidere in autonomia si misurerà la caratura di Silvetti, tirato per la giacca un po’ da tutti, senza considerare che il consiglio comunale (ufficializzato ieri con 20 elementi della maggioranza e 12 della minoranza) presenta molti giovani o componenti con scarsa esperienza politica. Per questo si ipotizzava che il sindaco potesse affidarsi a più tecnici: e invece ce ne sarà soltanto uno in Giunta, per l’assessorato alla Cultura che si vorrebbe affidare a una donna (per questo calano le quotazioni del professor Rodolfo Bersaglia).

Silvetti sarà davvero il sindaco del fare, come ha promesso: infatti, riserverà per sé sicuramente la delega all’Ambiente - in veste di ex presidente del Parco del Conero - e molto probabilmente anche quella del Porto, settori di vitale importanza su cui vuole mantenere un controllo diretto. All’orizzonte ci sono sfide cruciali: da un lato, l’ecosostenibilità, i progetti del Pia (per i quali si avvarrà della collaborazione del consulente Floriano Bonifazi), l’Agenda Parchi e l’accorpamento del Cardeto nel Parco del Conero; dall’altro, lo sviluppo dell’economia del mare, la realizzazione delle banchine 28 e 29 e soprattutto il maxi progetto da 270 milioni di euro (se basteranno) per la realizzazione in 5 anni della penisola, il nuovo terminal che consentirebbe di liberare il porto antico dai traghetti. 


Le certezze


Fra tanti dubbi, alcune certezze. A Fratelli d’Italia andranno 3 assessori, con Francesco Bastianelli che punta alla presidenza del Consiglio (ruolo a cui ambisce anche Arnaldo Ippoliti). In Giunta entreranno sicuramente Angelo Eliantonio (con possibile delega a Turismo e Sport) e Giovanni Zinni, che si occuperebbe di Bilancio e Patrimonio. L’altro assessore in quota FdI sarà una donna: Orlanda Latini, che si occuperebbe di Pubblica istruzione e politiche per la Famiglia, è favorita su Patrizia Serangeli (destinata all’amministrazione di AnconaEntrate in sostituzione di Lorenzo Robotti). Più ridotte le chance di Angelica Lupacchini.

Altre certezze: Marco Battino (Ripartiamo dai Giovani) dopo l’apparentamento con Silvetti sarà l’assessore a Università, Politiche giovanili, Start-up ed Economia giovanile. Manuela Caucci (Ancona Protagonista) che si dichiara determinatissima ad assumere la delega ai Servizi sociali e al Welfare, mentre Daniele Berardinelli sarebbe l’unico assessore di Forza Italia: si ipotizza per lui la delega al Commercio. Restano tre assessori da scegliere: due donne e un uomo. Nel rispetto delle quote rosa, dovrebbe entrare in Giunta, come espressione della Lega, la dottoressa Marina Taus, dirigente medico e dietologa dell’ospedale regionale. Il punto è che la delega alla Sanità non verrà scorporata da quella ai Servizi sociali, dunque potrebbe venirsi a creare un conflitto d’interesse con la Caucci.

L’ottavo assessore, salvo sorprese, sarà Stefano Tombolini (già ex sfidante di Valeria Mancinelli alle amministrative del 2018) che non si è candidato come consigliere (come Berardinelli, d’altronde) me è molto legato sindaco: verrebbe destinato all’Urbanistica o ai Lavori pubblici. L’ultimo assessore donna sarebbe un tecnico (l’unico) destinato alla Cultura per una Giunta, che se confermata, sarebbe fortemente improntata al rispetto di equilibri politici.

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