ANCONA - Ambiente e Porto: i due asset strategici, su cui si giocherà il futuro della città - oltre alla credibilità del nuovo esecutivo dorico - saranno gestiti direttamente da Daniele Silvetti. Il neo-sindaco ha intenzione di tenere per sé i due assessorati che rivestono un’importanza cruciale per il capoluogo, e non solo. «Ci sto pensando», conferma il primo cittadino, pur senza sbilanciarsi perché quella delle deleghe è una partita delicatissima, insieme alle quote rosa: 4 assessorati su 9 saranno assegnati a donne. E il tempo stringe: entro una settimana esatta (venerdì 9) la Giunta dovrà essere ufficializzata, in vista del primo Consiglio fissato per il 19 giugno.
La quadra
Far portare i conti non è semplice.
Silvetti sarà davvero il sindaco del fare, come ha promesso: infatti, riserverà per sé sicuramente la delega all’Ambiente - in veste di ex presidente del Parco del Conero - e molto probabilmente anche quella del Porto, settori di vitale importanza su cui vuole mantenere un controllo diretto. All’orizzonte ci sono sfide cruciali: da un lato, l’ecosostenibilità, i progetti del Pia (per i quali si avvarrà della collaborazione del consulente Floriano Bonifazi), l’Agenda Parchi e l’accorpamento del Cardeto nel Parco del Conero; dall’altro, lo sviluppo dell’economia del mare, la realizzazione delle banchine 28 e 29 e soprattutto il maxi progetto da 270 milioni di euro (se basteranno) per la realizzazione in 5 anni della penisola, il nuovo terminal che consentirebbe di liberare il porto antico dai traghetti.
Le certezze
Fra tanti dubbi, alcune certezze. A Fratelli d’Italia andranno 3 assessori, con Francesco Bastianelli che punta alla presidenza del Consiglio (ruolo a cui ambisce anche Arnaldo Ippoliti). In Giunta entreranno sicuramente Angelo Eliantonio (con possibile delega a Turismo e Sport) e Giovanni Zinni, che si occuperebbe di Bilancio e Patrimonio. L’altro assessore in quota FdI sarà una donna: Orlanda Latini, che si occuperebbe di Pubblica istruzione e politiche per la Famiglia, è favorita su Patrizia Serangeli (destinata all’amministrazione di AnconaEntrate in sostituzione di Lorenzo Robotti). Più ridotte le chance di Angelica Lupacchini.
Altre certezze: Marco Battino (Ripartiamo dai Giovani) dopo l’apparentamento con Silvetti sarà l’assessore a Università, Politiche giovanili, Start-up ed Economia giovanile. Manuela Caucci (Ancona Protagonista) che si dichiara determinatissima ad assumere la delega ai Servizi sociali e al Welfare, mentre Daniele Berardinelli sarebbe l’unico assessore di Forza Italia: si ipotizza per lui la delega al Commercio. Restano tre assessori da scegliere: due donne e un uomo. Nel rispetto delle quote rosa, dovrebbe entrare in Giunta, come espressione della Lega, la dottoressa Marina Taus, dirigente medico e dietologa dell’ospedale regionale. Il punto è che la delega alla Sanità non verrà scorporata da quella ai Servizi sociali, dunque potrebbe venirsi a creare un conflitto d’interesse con la Caucci.
L’ottavo assessore, salvo sorprese, sarà Stefano Tombolini (già ex sfidante di Valeria Mancinelli alle amministrative del 2018) che non si è candidato come consigliere (come Berardinelli, d’altronde) me è molto legato sindaco: verrebbe destinato all’Urbanistica o ai Lavori pubblici. L’ultimo assessore donna sarebbe un tecnico (l’unico) destinato alla Cultura per una Giunta, che se confermata, sarebbe fortemente improntata al rispetto di equilibri politici.
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