Proposte e obiettivi per Ancona, Simonella e Silvetti senza esclusione di colpi a 10 giorni dal ballottaggio

Tanti temi sul tavolo: ecco le proposte e gli obiettivi di Simonella e Silvetti in un confronto senza esclusione di colpi
Tanti temi sul tavolo: ecco le proposte e gli obiettivi di Simonella e Silvetti in un confronto senza esclusione di colpi
di Andrea Maccarone
7 Minuti di Lettura
Venerdì 19 Maggio 2023, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 21:30

ANCONA Un faccia a faccia serrato. Sui temi della città. Sguardi ampi. Ventidue interventi. Ventidue domande. I candidati a sindaco, all’ultimo miglio del ballottaggio, non si sono risparmiati ieri durante il confronto organizzato nella sede del Corriere Adriatico di fronte ad una platea numerosa composta da alcune delle figure di riferimento nei vari comparti: università, giovani, categorie produttive, sport, cultura, infrastrutture. 


La questione generazionale 


Studio e rapporto con la città. Ha esordito il Rettore dell’Univpm, Gian Luca Gregori. Domanda: quali strategie e interventi per sviluppare l’Ancona universitaria? «La biblioteca Benincasa aperta fino a tarda sera - ha risposto Ida Simonella, leader della coalizione di centrosinistra - progetto compreso nelle opere di rigenerazione con i fondi Pnrr e implementare le attività dell’Informagiovani». Daniele Silvetti, alla guida della coalizione di centrodestra, controbatte con «l’assessorato all’Università - afferma - per colmare anche il forte gap degli alloggi per i fuori sede». Sul tempo libero Simonella evidenzia la soluzione del Mercato delle Erbe (ristrutturazione sempre ad opera del Pnrr): «Uno spazio da vivere anche la sera». Emma Calì, studentessa e reginetta di bellezza eletta Miss Marche nel 2021, si preoccupa delle opportunità per i suoi coetanei? «Quali proposte per i giovani?».

Silvetti intravede due scenari: «In centro un tipo di offerta che si sposi con il contesto - spiega - alla Baraccola, che può accogliere grandi numeri, una proposta di attrazione di massa». L’intrattenimento, però, prolifera se l’imprenditoria di settore è messa in condizione di poter operare. «Per questo prevederemo l’istituzione di uno sportello per dare risposte agli operatori del comparto, che serva ad alleggerire la burocrazia». Simonella, invece, va dritta su una soluzione: «Prendere uno dei contenitori comunali dismessi - rilancia - metterlo a norma a spese del Comune e affidarlo alle associazioni del terzo settore».

Ma affrontare il tema giovani vuol dire anche fare fronte alle criticità emerse durante la pandemia: in particolare il diffondersi di episodi di insofferenza sfociati anche in esplosioni di rabbia e violenza.

Così Paola Martano, segretaria regionale Snals: «Come affrontare questo problema?». Il candidato sindaco del centrodestra fa leva sul lavoro dei servizi sociali: «Devono osare di più - risponde - ai giovani mancano spazi per fare attività ed esprimersi». Simonella, invece, lancia «il centro di formazione per aiutare i giovani a diventare la migliore versione di sé stessi. Ce ne vogliamo fare carico».


La città e le imprese 


Un rapporto biunivoco, legato a doppia mandata da una liaison profonda e inscindibile. Ancona e le attività produttive, tra una visione di sviluppo e ancora tanti nodi da sciogliere. Maurizio Paradisi, presidente di Cna Ancona, pensa al settore della cantieristica navale: «Le industrie di settore non hanno contenitori per la produzione e sen ne vanno in Croazia, come invertire la tendenza?». Simonella mette le mani avanti: «Tutto ciò che di competenza del Comune per il rilascio delle concessioni è stato fatto - afferma - resta il fatto che si possono trovare altre aree retroportuali, mi viene in mente l’ex Tubimar».

Per Silvetti c’è un peccato originale: «Aver collocato il porto turistico lontano dal centro» afferma. E sulla sua possibile azione di governo punta tutto «su una stretta relazione proficua con l’Autorità di Sistema Portuale, rafforzata anche dalla filiera istituzionale». Marco Pierpaoli, segretario generale della Confartigianato Ancona, Pesaro e Urbino mette l’accento sul decoro urbano per riqualificare il centro in funzione dell’attrattiva. «Purtroppo c’è stata qualche mancanza - ammette Simonella - ma torna ad essere la priorità delle priorità. Per un’attività più attenta e più diffusa sul territorio penso a strutture flessibili e organizzate per intervenire velocemente nei quartieri, come potrebbe fare Mobilità & Parcheggi». Silvetti affiderebbe la questione «ad un ufficio per la progettazione urbana del decoro - dice - che operi in tandem con l’università, le categorie produttive e gli ordini professionali». 

Per Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche, il focus deve andare verso l’accessibilità del centro, e chiede: «Non è il caso di ridisegnare la fruibilità?». Il candidato del centrodestra sfodera il cavallo di battaglia: «Metropolitana di superficie come risposta ai pendolari del lavoro e agli studenti, da realizzare con i fondi del Pnrr». Non l’avesse mai detto. «Infatti Silvetti non sa come funziona il Pnrr - ha affondato Simonella - c’è una specifica lista di bandi a cui ti candidi, non è che prendi dei soldi e poi decidi come spenderli». Quindi la risposta: «Noi abbiamo in essere il progetto per il completamento dell’assetto filoviario ad anello, supportato dai parcheggi scambiatori».

Traffico uguale inquinamento: l’ex dg dell’ospedale di Torrette, Michele Caporossi, è intervenuto sul tema chiedendo delucidazioni su come abbattere le emissioni. «Passaggio ai bus elettrici e mobilità dolce nelle zone centrali» ha risposto Simonella. Mentre Silvetti è tornato a bomba sulla metro di superficie. Altro nodo: migliorare il rapporto tra imprese e macchina comunale: «Quali soluzioni mettete in campo?» chiede Danilo Falappa, general manager di Innoliving. «Nei primi cento giorni di governo riorganizzeremo gli uffici e ristabiliremo la consulta del commercio» promette Silvetti. Linea su cui converge anche Ida Simonella che, però, specifica: «certe rigidità vengono dalle norme a cui la macchina amministrativa è soggetta». E sul rapporto con gli ordini professionali è intervenuto Camillo Catana, presidente dell’ordine dei commercialisti: «Come intendete improntare il dialogo?». Silvetti torna sulle consulte. Simonella replica: «Mettiamo in piedi il confronto e vediamo come implementarlo». 


Sport e cultura


E a proposito di consulte tematiche, Fabio Luna, presidente del Coni Marche, pone subito la questione della consulta per lo sport: «La farete?», chiede. Il tema è caro a Silvetti: «Sì - risponde -, sono assolutamente d’accordo. Puntiamo molto sul filone del turismo sportivo». «La consulta per lo sport? Va bene - replica Simonella - ma facciamola su logiche precise». L’imprenditore Marcello Pennazzi, titolare del pastificio Luciana Mosconi, storico sponsor della squadra di pallamano dorica e ora della Campetto basket, ha pungolato i due candidati sulla grande necessità di strutture sportive adeguate. Simonella ha subito messo sul piatto «il restyling del Palaveneto con i fondi Pnrr». A seguire: «La cittadella sportiva di Passo Varano: 6 milioni di euro sempre provenienti dal Pnrr». Silvetti, invece, si è preoccupato che «queste opere di recupero non restino cittadelle nel deserto».

La campionessa di vela Claudia Rossi pone il tema del recupero delle aree verdi, ad esempio il Cardeto, per l’attività sportiva. «Non solo su aree centrali come il Cardeto, ma anche periferiche - rilancia Simonella - e sui giovani e sport abbiamo messo in campo l’operazione del welfare sportivo per il sostegno economico alle famiglie». «Accorpare il Cardeto al Parco del Conero per renderlo competitivo - risponde Silvetti - e riqualificare i parchi comunali».

Sul mondo delle arti le ultime domande affidate ad Aldo Grassini, presidente del Museo Omero, e Gilberto Santini direttore dell’Amat. «Quale futuro per la lirica alle Muse?» ha chiesto Grassini. A seguire Santini: «Come pensate di rendere Ancona capoluogo anche in questo settore?». «Per la lirica trovare risorse ministeriali per garantire le produzioni artistiche sul territorio - ha affermato Silvetti - e gestire i contenitori culturali senza delegare a società terze». «Dobbiamo riprendere una logica di rete con tutti gli altri soggetti del comparto - ha replicato Simonella - il tema vero è garantire la gestibilità dei contenitori attraverso le associazioni di settore».

© RIPRODUZIONE RISERVATA