Ha tutti voti alti ma cinque in condotta, studente 15enne viene bocciato anche dal Tar: dovrà ripetere l'anno

Ha tutti voti alti ma cinque in condotta, studente 15enne viene bocciato anche dal Tar: dovrà ripetere l'anno
Ha tutti voti alti ma cinque in condotta, studente 15enne viene bocciato anche dal Tar: dovrà ripetere l'anno
di Federica Serfilippi
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Giovedì 8 Settembre 2022, 02:05

ANCONA - Bravo nelle interrogazioni e nelle verifiche, un po’ meno nella tenuta comportamentale, tanto da ottenere cinque in condotta. Un’insufficienza costata carissima a un ragazzino di 15 anni, studente frequentante il primo anno di un istituto professionale del Maceratese. L’alunno, infatti, è stato bocciato su decisione del collegio docenti. Tolleranza zero. Contro il destino da ripetente è stato avviato al Tar un ricorso presentato dalla mamma del minore. Nulla da fare: lo studente è stato bocciato anche dai giudici. 

 
La vicenda


Nel ricorso presentato dalla mamma del 15enne, assistita dall’avvocato anconetano Maurizio Discepolo, si chiedeva l’annullamento del verbale con cui il collegio docenti, lo scorso giugno, aveva disposto la non ammissione del 15enne alla classe successiva.

A pesare sulla decisione è stato esclusivamente il 5 in condotta. Ecco la valutazione finale: «L’alunno è incorso in violazioni di particolare e oggettiva gravità che hanno comportato più sanzioni disciplinari con allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni per comportamenti che hanno messo in pericolo l’incolumità delle persone, gravi violazioni nell’adempimento dei propri doveri, nel rispetto delle regole che governano la convivenza civile. L’alunno dopo l’irrogazione delle sanzioni disciplinari non ha dato segno di apprezzabili miglioramenti nel percorso di crescita e maturazione personale».

Le contestazioni


Cosa avrebbe fatto il 15enne su cui sono pesate note e sospensioni? Nel corso dell’anno scolastico, come ricordato nel dispositivo del Tar, sono stati annotati «episodi di bestemmie, scatti d’ira, ritardi ingiustificati, comportamenti arbitrari e mancato rispetto verso i docenti». Ci sarebbero stati tre diversi periodi di sospensione. Non si sarebbe trattato di «episodi isolati o di scarsa rilevanza o dovuti a particolari fragilità (lo studente aveva un Piano Didattico Personalizzato, ndr), ma di un comportamento costante, volontario, insensibile ai richiami e incurante delle conseguenze senza che siano stati mostrati segni di incoraggiante miglioramento». Nonostante i continui ammonimenti, anche alla fine dell’anno scolastico, il 15enne avrebbe mostrato insensibilità ai richiami dei docenti. E, in particolare, sarebbe stato autore di molestie nei confronti di un compagno di classe, al quale in un’occasione sarebbe stato spruzzato lo spray disinfettante sulla schiena. Nonostante il rigetto del ricorso, è poco probabile che la mamma dello studente - a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico - voglia ricorrere al Consiglio di Stato.
 

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