Ancona, violenza al Passetto, denunciato
il 17enne: «Forzata volontà della ragazzina»

Ancona, violenza al Passetto, denunciato il 17enne: «Forzata volontà della ragazzina»
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 16 Luglio 2019, 06:35

ANCONA Una denuncia-querela contro lo studente di 17 anni che avrebbe abusato di una ragazzina non ancora quindicenne. È il prossimo atto dell’inchiesta, che già procede d’ufficio, su quanto accaduto nella tarda serata di giovedì al Passetto, vicino alla Seggiola del Papa. In attesa di questo passaggio ufficiale - che avverrà a strettissimo giro di calendario su impulso del legale della famiglia della ragazzina - gli investigatori hanno preferito aspettare prima di sentire la presunta vittima degli abusi sessuali. 

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Il nodo dell’indagine, affidata ai detective della Squadra Mobile dorica, è tutto sul consenso o meno della ragazzina agli atti sessuali (probabilmente non un rapporto completo) che sarebbero avvenuti intorno alle 22 e 30 di giovedì sera. Avendo la minore compiuto già 14 anni (e non essendoci tre anni di differenza con l’altro minorenne che avrebbe abusato di lei) non siamo nel caso in cui gli atti sessuali con minorenne sono sempre reato a prescindere dalla volontà.
 
Bisognerà allora capire se quella notte è stata forzata la volontà della minorenne, come ritiene la difesa della ragazzina, affidata all’avvocato Marina Magistrelli, magari facendole bere alcol (com’è avvenuto) proprio con l’intenzione di allentare i suoi freni inibitori. La 14enne, dopo che il suo fidanzatino se ne era andato, era rimasta al Passetto con il ragazzo di 17 anni e un’altra coppia. A un certo punto, ancora con i vestiti addosso, è scappata urlando «Sono stata stuprata», soccorsa da un grottarolo. Il 17enne invece giura che tutto è avvenuto con il consenso della ragazzina. «Ho avuto con lui solo un veloce contatto la mattina dopo il fatto ed era reduce da una notte insonne, passata tra questura e ospedale - spiegava ieri l’avvocato Claudio Freddara, uno dei difensori -. Ci rivedremo presto per definire con più precisione la linea difensiva»
Alcol, droga e violenza
Anche in attesa che l’indagine faccia chiarezza, episodi come quello del Passetto «ci impongono - secondo il garante regionale dei diritti Andrea Nobili - una presa di posizione immediata sul versante del disagio giovanile». «L’abuso di alcol e stupefacenti, le violenze tra minorenni e tanti altri episodi forniscono un quadro che supera il semplice allarmismo», scrive l’avvocato Nobili, che ha chiesto un confronto con il questore Claudio Cracovia evidenziando che è «indispensabile attivare buone pratiche di prevenzione, ancor prima di pensare alle politiche di repressione». Per Nobili va attivato in fretta l’Osservatorio sul disagio giovanile e adolescenziale senza «ulteriori tentennamenti o rinvii che potrebbero essere interpretati come una sottovalutazione del problema». E’ la Regione, per il garante, che deve mettere in campo, attivando tutte le sinergie possibili, «un piano straordinario di programmazione», con nuove politiche e strategie diversificate. La scuola «può essere un punto di riferimento qualificato ed ineludibile, ma non possiamo pensare di demandarle completamente la ricerca di soluzioni che vanno sicuramente al di là dei suoi compiti primari».

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