ANCONA - Non è bastato alla 45enne licenziarsi: il suo datore di lavoro, 60enne, che si era invaghito di lei, ha continuato a tormentarla. Pedinamenti e appostamenti nei luoghi abitualmente frequentati dalla donna, compresi i nuovi posti di lavoro, ma anche telefonate e messaggi con, tra l'altro, la minaccia di gesti estraemi. Un comportamento che ha portato all'emissione di un ammonimento per stalking.
Paga dimezzata e ore lavorate e non pagate: imprenditore manifatturiero agli arresti domiciliari
Ancora un ammonimento per stalking firmato dal Questore Capocasa, su istruttoria della Divisione Anticrimine, diretta dal V.
Le molestie sono state effettuate anche attraverso anche telefonate e messaggi, che hanno indotto la donna a rivolgersi alle Forze dell’Ordine, temendo per l’incolumità sua e dei suoi familiari, che non riuscivano a fare desistere l’uomo dai suoi propositi sentimentali, giungendo a minacciare gesti estremi difronte ai rifiuti della donna di incontrarlo e sentirlo. Il continuo perdurare di queste condotte ha alla fine indotto la donna, di circa 45 anni, a rivolgersi alla Polizia di Stato per ottenere un provvedimento di cessazione delle condotte ossessive.
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