Ancona, il vicino stalker le rompe
la mandibola colpendola con la catena

Ancona, il vicino stalker le rompe la mandibola colpendola con la catena
di Stefano Rispoli
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Domenica 25 Novembre 2018, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 12:47
ANCONA - Lo stalker della porta accanto gliel’aveva promesso. «Ti spezzo le gambe, finirai su una sedia a rotelle». Ci è andato vicino. Quando l’ha incrociata per le scale, l’ha picchiata selvaggiamente, a quanto pare anche con l’utilizzo di una catena. Se non è successa una tragedia è solo perché la donna è riuscita a scappare e a rifugiarsi in casa. In faccia porta però i segni della violenza. «Non posso fare a meno di te», le diceva con gli occhi lucidi. L’ha mandata all’ospedale con la mascella rotta. Così fanno gli uomini che odiano le donne: dicono di amare, ma quando una storia finisce, accecati dalla gelosia e dalla frustrazione per un senso di possesso inappagato, alzano le mani.
L’ennesimo caso di stalking arriva da Collemarino. Il persecutore, Lorenzo Bolognini, 61enne anconetano, è finito in manette grazie all’intervento dei carabinieri, ma parlare di lieto fine è improprio: c’è una donna che ha riportato la frattura dell’osso mascellare destro e ne avrà per 30 giorni, salvo complicazioni.
  
Questa la diagnosi del pronto soccorso di Torrette, da cui è stata dimessa venerdì sera. Erano le 16,30. Era scesa nel sottoscala per andare a riattivare l’energia elettrica che forse qualcuno le aveva staccato di proposito. Risalendo le scale, si è trovata di fronte al suo aguzzino che vive nello stesso stabile di via Pacinotti. Un faccia a faccia da brividi. Hanno cominciato a litigare e di fronte all’ennesimo rifiuto, il 61enne ha perso il controllo.

La donna ha raccontato di essere stata ripetutamente colpita al volto con una catena, di quelle che si usano per mettere in sicurezza gli scooter, anche se non è stata trovata. La vittima, una 36enne originaria della Bulgaria, sotto choc, è riuscita a scappare, rifugiandosi nel suo appartamento. Da lì ha chiamato il 112. Quando i militari della stazione di Collemarino sono giunti sul posto, lo stalker si era barricato in casa. Alla fine è stato raggiunto e bloccato. In preda al panico, si è sentito male. Sono arrivate due ambulanze del 118: la Croce Rossa si è occupata di medicare la donna (aveva una vistosa ferita al volto e un occhio tumefatto), il personale della Croce Gialla ha pensato all’uomo. Entrambi sono finiti al pronto soccorso di Torrette. Qui il 61enne (conosciuto per precedenti di polizia) è stato arrestato e condotto nel cuore della notte a Montacuto: dovrà rispondere di stalking e lesioni aggravate, in attesa della convalida del gip.
 
Quella ragazza era diventata un’ossessione. L’aveva conosciuta un anno fa, vivono nello stesso palazzo: un fugace flirt, incontri sporadici ma nulla di serio. L’incubo, per la 36enne, è cominciato quando ha deciso di interrompere quella pseudo relazione, si è innamorata di un altro. Lo stalker le ha dato il tormento, specie nell’ultimo mese: sempre più geloso e possessivo, è arrivato a pedinarla, impedendole di uscire di casa e minacciandola di morte. Il giorno precedente all’aggressione, lei si era presentata dai carabinieri per la denuncia contro l’uomo che non la lasciava in pace e in più occasione l’avrebbe strattonata, schiaffeggiata, presa a pugni e minacciata. «Finirai su una sedia a rotelle», le avrebbe detto una volta. Anche durante la stesura della denuncia la donna ha ricevuto telefonate da un numero anonimo. Quando ha risposto, le minacce e gli insulti in viva voce dello stalker sono stati registrati in diretta dai militari.
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