Ancona, il vescovo e l’esempio della mensa Caritas: «Fate come la diocesi, accogliete i poveri»

Ancona, il vescovo e l esempio della mensa Caritas: «Fate come la diocesi, accogliete i poveri»
Ancona, il vescovo e l’esempio della mensa Caritas: «Fate come la diocesi, accogliete i poveri»
di Roberto Senigalliesi
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Martedì 20 Dicembre 2022, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 13:29

ANCONA Quale sarà il Natale che andiamo a celebrare? Una domanda a cui l’Arcivescovo di Ancona - Osimo Angelo Spina, risponde nel suo messaggio per le prossime festività, invitando i fedeli, e non solo, alla comunione con i più poveri, con chi ha bisogno del pane spezzato per superare le proprie difficoltà. 


L’ispirazione

Prendendo spunto da uno degli arazzi di Rubens, esposti al Museo Diocesano, quello della Natività in cui spighe di grano si affacciano sulla mangiatoia, mons. Spina non pensa ad un Natale rappresentato da un bell’albero alto, illuminato, vestito di ogni genere di decorazione e sotto tanti pacchi colorati. E neanche a quello di una piazza con una lunga fila di piccoli chioschi con doni, candele, giochi, bevande calde, dolci e gente che ride e brinda; o di una lunga tavolata imbandita. «In questi casi – afferma - dov’è il festeggiato? Dove è Gesù? Piuttosto – prosegue – mutuando il Vangelo di Matteo, penso ad un Natale in cui si è capaci di dare da mangiare e da bere a chi chiede cibo ed acqua. In cui si accoglie chi è straniero, si veste chi è nudo, si visita chi è malato e chi è in carcere». 

La risposta

Un grido d’aiuto che trova risposte nell’attività della Chiesa diocesana di Ancona – Osimo. «La nostra Chiesa non è mai insensibile al grido dei poveri.

L’accoglienza, l’ascolto e l’accompagnamento delle persone hanno visto sorgere in città tante opere di carità. L’ultima delle quali è la nuova mensa Caritas diocesana che ha sede nella chiesa di S. Stefano ad Ancona, vicino alla stazione ferroviaria, chiusa da anni a causa della frana, diventata oggi un luogo dove accogliere circa duecento persone». Un luogo in cui si tocca con mano il senso della condivisione. «Queste persone bussano ogni giorno alla porta del nostro cuore - prosegue Mons. Spina -. È necessaria una rete di solidarietà da parte di tutti per portare avanti un segno di così alto significato umano. Davanti ai poveri non si fa retorica - ammonisce - ma ci si rimbocca le maniche e si mette in pratica la fede attraverso il coinvolgimento diretto, che non può essere delegato a nessuno». L’invito dell’Arcivescovo è tornare a Betlemme per trovare il vero senso del Natale. «Il Natale di quest’anno con la nuova mensa Caritas dei poveri accende nella città di Ancona e nel territorio un faro di luce, convinti che la pace nasce dalla condivisione di un unico pane. Nel solco delle parole di Papa Francesco quando ricorda che la vera ricchezza sono i poveri, non i soldi o il potere mondano. Un grazie, quindi, a quanti dedicano il loro tempo di volontariato, alle istituzioni per la fattiva collaborazione e attenzione a promuovere il bene comune. Ed a tutta la città Buon Natale».

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