Vandali scatenati, nel mirino le fioriere: erano simbolo di integrazione al Piano

Vandali scatenati, nel mirino le fioriere: erano simbolo di integrazione al Piano
Vandali scatenati, nel mirino le fioriere: erano simbolo di integrazione al Piano
di Federica Serfilippi
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Domenica 14 Marzo 2021, 08:40

ANCONA  - Tartassate dai vandali, martoriate dall’usura del tempo, scambiate per cestini dei rifiuti. Da simbolo di integrazione a immagine del degrado. Sono i contenitori delle fioriere sparse tra piazza Ugo Bassi e Piazza d’Armi, inaugurati quasi tre anni fa nel corso del seconda edizione del Primo Piano Festival, quella del concerto-evento di Mahmood.

I pannelli di legno erano stati realizzati con materiali di recupero lavorati da un gruppo di stranieri inseriti nei progetti di accoglienza predisposti dall’amministrazione comunale.

Nel 2020, per ovvie ragioni legate alla pandemia, il grande evento nel cuore della seconda Ancona non si è tenuto. 


Le fioriere stanno ancora nei luoghi dove erano state collocate inizialmente. E cioè nei maggiori punti pedonali delle due piazze. Ma col tempo i rivestimenti di legno hanno ceduto il passo all’incuria. Spesso, i contenitori – alcuni dei quali ricalcanti i principali monumenti dorici – vengono utilizzati come cestini dei rifiuti. Chi ha il coraggio di guardarci dentro, può notare sul fondo bottiglie di birra, bicchieri di plastica, pacchetti di sigarette e mozziconi vari. Ma non è tutto. Le parti esterne stanno cedendo. Alcuni pannelli si sono staccati dal rettangolo ligneo che contiene i fiori. L’altra sera, almeno due lunghe stecche delle fioriere di piazza Ugo Bassi (lato via Giordano Bruno) erano per terra. Così come era sul marciapiede (nei pressi della filiale Unicredit) un intero lato dell’involucro. Altri contenitori sono stati imbrattati dai vandali. Gli scarabocchi, sembrano essere simili a quelli lasciati da un gruppo di vandali sulle panchine di piazza Cavour, di tanto in tanto prese di mira da pennarelli e bombolette spray. 


I vandali: lo scorso novembre ne erano stati denunciati due dai carabinieri, perché ubriachi e senza mascherina si erano accaniti contro le composizioni floreali del Piano. In zona Piano, verso via Torresi – nei pressi dell’ingresso del parcheggio della piscina delle scuole Domenico Savio – il rischio capitombolo è dietro l’angolo. Colpa del marciapiede sconnesso in più punti e per alcuni metri. Alcune mattonelle sono saltate a causa delle radici degli alberi. Altre sono frantumate, altre ancora, quando ci si passa sopra, danno l’effetto elastico: apparentemente sembrano solide ma una volta messo il piede la sensazione prevalente è quella traballante. 

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