ANCONA - Con una domenica senza frontiere si conclude, al PalaPrometeo, la cinque giorni dedicata alla vaccinazione dei maturandi. Aperta il 2 giugno, seguendo il principio delle lettere alfabetiche, la finestra dell’operazione vax-day per i ragazzi arrivati al traguardo delle scuole superiori si chiude in un dì di festa dal tempo incerto. Un dettaglio-meteo che incoraggia la scelta e la partecipazione.
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Alle 18 e 10 sono 1.120 coloro che, rispettando la programmazione ordinaria, hanno ricevuto il siero anti-Covid, più 120 giovani. Nel grande hub che si apre sulla Cameranense già da tempo è stata sfondata quota 1.200 dosi quotidiane, si viaggia decisi sulle 1.300. Una media che verrà incrementata dall’apertura, sabato scorso, delle prenotazioni per tutti i marchigiani appartenenti alla fascia d’età 12-39 anni.
Il flusso
Riprende il filo Lorenzo Mazzieri. «Presenza importante, con un flusso costate». Il referente provinciale dei volontari della Protezione civile ripassa la sua formazione a sei. Quattro sono al ricevimento, uno è addetto a rilevare la temperatura corporea, un altro ancora è qui a suggerire il da farsi in zona-parcheggio e a introdurre gli aspiranti alla dose nella macchina del Palas. «Grande impegno, coda continua ma senza intoppi, la fila - lo dice con orgoglio - si smaltisce sul nascere». Imprime il ritmo: «Dall’entrata all’uscita trascorrono al massimo 45 minuti. Ormai il rodaggio è storia. Arrivano informati e con i moduli compilati. Un grazie va a loro che ci aiutano a far funzionare tutto e bene». Mazzieri completa la disposizione della squadra: «Cinque addetti alla segreteria, 13 medici ai quali corrispondono altrettante linee di vaccinazione e una decina di infermieri». Ribadisce: «La gente è tranquilla». A voler trovare il granello di polvere nell’ingranaggio si possono citare le 10-12 persone in media al giorno che tentano di anticipare il turno. Niente di più. «I medici, con garbo, non lo permettono. Semmai viene concesso di posticipare».
Fuori da quel tempio laico dell’immunizzazione di massa il vociare accompagna l’attesa. «Oggi tocca a Pfizer e Astrazeneca», qualcuno mostra di saperne una di più.
La linea
In un soffio si è già dentro.