ANCONA - Un esposto in Procura, affinché si verifichino eventuali irregolarità e condotte penalmente rilevanti nella somministrazione dei vaccini. L’ha depositato ieri nel tribunale di Ancona l’avvocato Vanni Vecchioli di Porto Recanati che martedì ha accompagnato la moglie, un’insegnante della scuola elementare, all’hub del Paolinelli per la somministrazione del vaccino.
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«Nell’attesa durata quasi 2 ore, dalle 18 alle 20, ho notato una condotta da parte del personale operante che appariva non rispondente al dettato giuridico e alle delibere regionali», sostiene il legale, secondo cui nel centro vaccinale sarebbe stato consentito l’accesso ad alcune insegnanti che non avevano l’appuntamento per martedì, ma per i giorni successivi e tuttavia sarebbero state vaccinate a fine giornata con le dosi residue. «Nel mentre - continua l’avvocato Vecchioli - ho notato che due soggetti della Protezione civile, uno dei quali prestava servizio nel sito e l’altro no, pur indossando il giaccone d’ordinanza, venivano chiamati per redigere il questionario informativo e venivano fatti accomodare per effettuare il colloquio preliminare e, molto rapidamente, si recavano dietro i separé per l’inoculazione del vaccino».
L’avvocato sostiene di aver udito anche una conversazione in cui qualcuno si complimentava con il volontario della Protezione civile per essersi presentato al Paolinelli perché gli sarebbe stata somministrata una dose di Pfizer.