ANCONA - Chi mai può avercela così tanto con gli hair stylist anconetani da arrivare ad imbrattare le vetrine dei loro negozi? Se lo chiedono i carabinieri della Stazione di via Piave, a cui martedì mattina i titolari di tre frequentatissimi saloni del centro si sono rivolti per sporgere denuncia contro il misterioso vandalo che si è divertito a ricoprire le vetrine di scritte oscene, parolacce e insulti omofobi, con alcuni riferimenti anche al Covid.
L’incursione
Il raid è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì.
È l’ipotesi per cui propendono gli inquirenti, anche se l’indagine è ancora agli albori. Difficile pensare a qualche cliente insoddisfatto o al gesto di un vandalo qualunque. Si scaverà nel mondo dei rapporti di lavoro fra i tre parrucchieri presi di mira, legati da un’amicizia di vecchia data, per risalire all’autore del gesto riprovevole. Ma un aiuto importantissimo potrebbe arrivare dalla videosorveglianza di uno dei negozi imbrattati: le immagini sono state consegnate ai carabinieri che ora sono impegnati ad analizzare le varie sequenze nella speranza di estrapolare un frame che possa inchiodare il responsabile dell’atto vandalico.
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