ANCONA - Bus sovraffollati, una pioggia di segnalazioni è arrivata all’Ufficio scolastico regionale. E subito è partita una lettera all’indirizzo di Regione e aziende di trasporto per sollecitare una verifica e, soprattutto, una modifica delle corse per garantire il trasporto in sicurezza degli studenti, nei limiti della capienza al 50%.
L’iniziativa
L’iniziativa è del professor Marco Ugo Filisetti, direttore generale dell’Usr. Che spiega: «Teoricamente non dovrebbero sorgere problemi perché la presenza in frequenza nelle classi al 50% è correlata alla capacità di carico dei mezzi pubblici, pari appunto alla metà della capienza complessiva. Dunque dovrebbe esserci corrispondenza tra i due elementi». Anche perché il prefetto di Ancona, come i suoi colleghi marchigiani, dopo settimane di contrasti e tira e m olla con i dirigenti scolastici sul ritorno alla didattica in presenza in determinate modalità (per ora è stato congelato l’obbligo di scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita) ha concordato con le aziende del trasporto pubblico locale un sensibile incremento dei mezzi in circolazione e delle corse. Il Comune di Ancona ha peraltro attivato la sperimentazione 6Smart, un servizio di bus a chiamata sulla linea 6 dedicato proprio agli studenti.
Eppure non è bastato. Assembramenti di giovani continuano a verificarsi alle principali fermate degli autobus, come in via Martiri della Resistenza e in via Bocconi, ma anche alla stazione a causa del mix studenti-pendolari. E rispettare le distanze, soprattutto all’uscita dalle scuole, diventa difficile anche a bordo dei mezzi pubblici, per quanto Conerobus e Atma garantiscono che la regola della capienza al 50% sia stata sempre rispettata.
I correttivi
«Nonostante sia stato predisposto un aumento dei mezzi pubblici e delle corse da parte delle aziende di trasporto locale, ci sono arrivate diverse segnalazioni su sovraffollamenti all’interno di certi autobus - spiega Filisetti -. L’abbiamo fatto presente alla Regione, chiedendo di verificare queste segnalazioni e intervenire apportando dei correttivi.
La Dad
A proposito di Dad, la cui efficacia è stata rivalutata dallo stesso ministro Lucia Azzolina, il dg dell’Ufficio scolastico regionale frena: «Io non la demonizzerei. La ritengo una modalità di didattica integrativa che, però, in certi casi è divenuta sostitutiva. Questo ha generato problemi». Ad esempio, sulla modalità di preparazione agli esami di maturità, che restano un’incognita. «Da parte degli studenti avvertiamo molta apprensione - conferma Filisetti -. Io consiglio a tutti di stare tranquilli e aspettare le direttive del Ministero: mi auguro che non si tratti dell’esame classico e che si introducano opportuni accorgimenti, tenendo conto delle difficoltà oggettive vissute in quest’anno scolastico dai ragazzi. Il che non vuol dire tutti promossi, sia chiaro».