Il mercato immobiliare tira. L’agente Bugaro: «Si preferisce acquistare anziché andare in affitto»

Alessandra Bugaro
Alessandra Bugaro
di Stefano Rispoli
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Martedì 8 Marzo 2022, 07:25

ANCONA - Alessandra Bugaro, direttrice generale dell’agenzia Bugaro Immobiliare: prima il Covid, poi la bolla speculativa, adesso il rincaro dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Quanto hanno influito tutte queste congiunture sul mercato immobiliare? 
«Bisogna fare un distinguo. Se parliamo del residenziale esistente, le compravendite nel 2021, per quanto riguarda la nostra agenzia, sono andate bene: hanno superato del 20% i dati del 2019 e raddoppiato quelli del 2020, che non prendiamo in considerazione perché è stato l’anno del Covid. Più difficoltoso è il mercato delle nuove costruzioni, così come ha presentato ostacoli imprevisti quello degli immobili da ristrutturare». 

 
Colpa della “bolla” creata dal Superbonus 110%? 
«Ci sono stati molti privati che sono stati spinti ad acquistare un immobile in uno stabile in via di ristrutturazione o da ristrutturare, convinti che avrebbero potuto beneficiare in tempi rapidi del Superbonus, ma poi si sono trovati di fronte a lavori mai conclusi o che ancora devono cominciare. Purtroppo quella che doveva essere un’agevolazione fantastica si è trasformata in un boomerang». 


E il mercato delle nuove costruzioni, come sta procedendo? 
«In questo momento vediamo pochi cantieri in movimento, ma qui dobbiamo dire che le agevolazioni fiscali, introdotte anche dall’ultimo decreto Draghi, hanno favorito le compravendite: i ritardi delle consegne, pressoché inevitabili in questo momento storico, sono stati ben digeriti dagli acquirenti grazie proprio ai vantaggi dei recuperi fiscali previsti dallo Stato per il mondo dell’edilizia.

Io stessa ho dovuto fare i conti personalmente con i ritardi dovuti alla carenza di materie prime: nell’aprile 2021 ho ordinato delle finestre per due appartamenti che stavo ristrutturando e mi sono state consegnate nel dicembre scorso perché alla ditta dalla quale mi sono rifornita, peraltro serissima, non arrivava l’alluminio». 


Tornando agli immobili esistenti, c’è interesse all’acquisto da parte degli anconetani o c’è paura ad investire nel mattone, dopo il Covid e lo scoppio del conflitto russo-ucraino?
«Sembrerà strano, ma in questo momento la domanda supera di gran lunga l’offerta: siamo sommersi dalle richieste dei clienti ma poche case a disposizione, specie in centro storico e nel rione Adriatico. Proprio grazie alle agevolazioni fiscali e agli interessi contenuti sui mutui, chi ha disponibilità economica preferisce investire sull’acquisto di un immobile anziché andare in affitto, specialmente se si tratta di una prima casa dalle dimensioni non eccessive». 


Quale trend prevede per i prossimi mesi?
«Sicuramente una tendenza al rialzo dei prezzi, non solo per le nuove costruzioni, ma anche per le residenze esistenti». 


La vostra agenzia si sta occupando anche della vendita dei 56 appartamenti del supercondominio che sorgerà al posto dell’ex Stracca: le demolizioni stanno per partire, ma c’è interesse all’acquisto? 
«Moltissimo. Abbiamo diverse opzioni già accettate che si tradurranno in contratti preliminari. Queste abitazioni hanno suscitato grande interesse perché si trovano in centro e prevedono tutte ampi spazi esterni che, dopo l’esperienza del Covid, sono super richiesti». 

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