ANCONA - Imprevisti, costi alle stelle, ritardi, ditte che gettano la spugna e poi fanno dietrofront. Infine, il terremoto. Scuole ostaggio dei cantieri a ostacoli, fra mille incertezze e una data: il 9 gennaio.
Lunedì i tecnici comunali si riuniranno con gli assessori Paolo Manarini (Lavori pubblici) e Tiziana Borini (Pubblica istruzione) per decidere il futuro della media Podesti di via Urbino, lesionata dalle scosse del 15 novembre: rispetto alla media del Pinocchio e alla materna XXV Aprile (pure quelle danneggiate dal sisma, ma in modo più lieve) il plesso risalente agli ani ‘60 rischia di dover essere demolito e ricostruito, scelta che potrebbe rivelarsi conveniente (se non necessaria) rispetto a una sua ristrutturazione, specie se si potrà contare su fondi del Pnrr. Lunedì si sceglierà a quale professionista affidare l’incarico per uno studio approfondito del caso: sarà lui a tracciare la strada del restyling o del rifacimento ex novo.
La riapertura
Fra tanti cantieri-incognite, ce n’è uno che finalmente vede la luce: quello per la De Amicis.
.Non tutti i cantieri sono così “fortunati”. Basti pensare a quello per la Savio, uno dei più tortuosi. L’opera da 2 milioni era stata appaltata addirittura nel 2019 a un Rti romano, salvo poi rescindere il contratto un anno dopo e affidare i lavori a un nuovo raggruppamento di imprese. Passati due anni, ecco la nuova risoluzione contrattuale «per gravi inadempienze dell’appaltatore». A dicembre, il dietrofront: è stata firmata una transazione per la risoluzione della controversia, in base alla quale lo stesso pool di imprese appaltatrici si è impegnato a completare il restyling della Savio, ma limitatamente al corpo D, entro il maggio prossimo. Se tutto filerà liscio, per l’anno scolastico 2023/24 qui potranno essere trasferiti i bambini dell’adiacente scuola per l’infanzia Sabin, dove nel frattempo dovranno partire i lavori di demolizione e ricostruzione finanziati dal Pnrr per 1,6 milioni per la creazione di un unico polo materna-asilo-primaria.
Vandali e clochard
E quando sarà pronta la primaria Antognini? Bella domanda. I lavori di adeguamento sismico e di efficientamento energetico, con un budget di 2 milioni e 995mila euro, sono stati consegnati nel novembre 2021, ma nel frattempo sono subentrati problemi con le fondazioni, per le quali è stato necessario effettuare una variante geotecnica. E durante il time-out dei lavori la scuola-fantasma, abbandonata dal 2012 e ripetutamente assaltata dai vandali, si è trasformata in un accampamento di clochard che ne hanno fatto la loro casa. La chiusura dell’intervento è prevista per giugno 2023, ma visto lo stato del cantiere, resta un grosso punto interrogativo. Certa è, invece, la demolizione e ricostruzione del nido Agrodolce di Collemarino: costerà 1,4 milioni, finanziati dal Pnrr. Mentre a breve, partiranno altri lavori alla Maggini: verrà riqualificata la palestra per 18mila euro.
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