ANCONA - Luoghi del cuore sbiaditi, cancellati dal degrado, oscurati dalle transenne o resi inaccessibili dai cantieri-lumaca. Angoli romantici, concentrati di ricordi e scorci mozzafiato negati agli occhi e alle passeggiate, eppure così ricercati dagli anconetani. Il tazebao delle mete-simbolo incerottate o inarrivabili perché pericolose o decadenti è sempre più ricco. Un esempio su tutti: la Lanterna Rossa, nella hit delle preferenze dei cittadini dorici, come confermato da un sondaggio online lanciato nel maggio del 2021 dal Comune per eleggere i luoghi più belli da consigliare ai turisti.
Il miraggio
Peccato che alcuni di quei luoghi siano destinati a rimanere miraggi, come il faro all’orlo del vecchio molo nord che dal 4 maggio, quando riaprirà il panoramico camminamento al porto antico, si potrà ammirare ma non toccare.
Da quasi un anno è invece interdetto largo Casanova, con il suo affascinante affaccio sul golfo dorico: le transenne hanno disegnato un percorso pedonale che quasi nessuno rispetta perché in molti non rinunciano ad scattare foto appoggiati sul parapetto a rischio crollo per via di un cedimento del terreno.
Al belvedere alle pendici del colle di Capodimonte il Comune ha eseguito saggi e analisi approfondite per definire l’intervento, descritto in un progetto di recupero arrivato ormai alla fase definitiva: si attende il via libera della Soprintendenza (l’area è soggetta a vincolo storico) per procedere con l’assegnazione dei lavori. Che non sono stati ancora programmati nemmeno al Passetto, dove transenne bianche impediranno per tutta l’estate (e fino a quando?) agli amanti della tintarella di distendersi sui gradoni dei parapetti sgretolati dal tempo e dalla salsedine. Il progetto di messa in sicurezza è in fase di elaborazione: gli anconetani attendono con ansia che diventi realtà.
Acque torbide
A proposito di Passetto: l’acqua dei laghetti si è fatta di nuovo torbida e i pesci rossi quasi non si vedono più. Tornerà ad accendersi la disputa tra chi sogna vasche cristalline e chi, come l’assessore Paolo Manarini, puntualmente ricorda che quelle non sono piscine, ma habitat naturali dove è normale che si formino alghe, nonostante l’acqua venga filtrata e ossigenata. Il Comune spese 750mila euro per la riqualificazione del parco dei laghetti, inaugurato nel giugno 2019, salvo poi vedersi costretti a rimettersi mano quasi subito per svuotare le vasche dal momento che l’acqua, senza un adeguato ricircolo, si intorbidiva.
Percorso a ostacoli
Da un parco all’altro: il Cardeto, divenuto un percorso a ostacoli tra vegetazione incolta, discariche abusive, degrado, giochi per i bambini vandalizzati e cartelli abbattuti. Un oro verde che le varie amministrazioni civiche non hanno saputo valorizzare adeguatamente. Il cimitero degli Inglesi è inaccessibile da una vita: l’ingresso è transennato. Non sono stati aggiornati neppure gli orari per la visita al Campo degli Ebrei e uno degli accessi ai sentieri del Chayim è impraticabile per una pedana completamente devastata da qualche teppista.
E fatica a vedere la luce il boulevard di via XXIX Settembre, altro luogo del cuore, che doveva essere inaugurato mesi fa, ma poi c’è stato il Covid e ora i rincari legati al conflitto russo-ucraino: l’impresa appaltatrice ha potenziato il personale al lavoro, è in corso la realizzazione della nuova balaustra, ma il Comune fatica a trovare le pietre richieste dalla Soprintendenza per l’area attorno alla statua di Traiano e questo sta ulteriormente rallentando il cantiere.