Estate, e va in onda la grande fuga. Sempre la stessa storia: «Senza eventi, centro vuoto»

Estate, e va in onda la grande fuga. Sempre la stessa storia: «Senza eventi, centro vuoto»
Estate, e va in onda la grande fuga. Sempre la stessa storia: «Senza eventi, centro vuoto»
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Domenica 27 Giugno 2021, 08:10

ANCONA -  Boom di presenze al Lazzabaretto. Mentre Piazza del Papa si svuota. E’ il refrain di ogni estate. Ma sebbene gli operatori se l’aspettavano, l’amarezza di dover far passare un’altra stagione scarica si fa sentire. Il rimedio? Più eventi in centro per riequilibrare le presenze, dicono gli esercenti. In effetti l’offerta aggregativa serale è tutta fuori dal centro storico: da una parte La Banchina al porto antico, dall’altra il Lazzabaretto.

A breve aprirà anche il Posabar al Parco Belvedere. Senza considerare che lungo la costa, dal Conero alla riviera sud, i bar e le piazze fanno il pieno tutte le sere. Dunque ad Ancona mancherebbe, a quanto pare, un’attrattiva che motivi il pubblico a restare nei locali del centro storico piuttosto che andare altrove. 


C’è un problema di offerta, sembra di capire. Mancano proposte interessanti, e la gente preferisce andare verso le località di mare. Oppure si concentrano tutti sull’unico punto di ritrovo dell’estate anconetana: il Lazzabaretto. Unico per ora, perché a giorni ritornerà in pista il Posabar. E La Banchina sta solo prendendo tempo per ripensare il programma degli spettacoli. «Infatti sulla base di questo ci troviamo con un numero molto alto di presenze - conferma Michele Cantarini, presidente dell’Arci - e soprattutto riconosciamo che in mezzo alla nostra clientela ci sono anche persone che non fanno parte del target che è solito frequentare il Lazzabaretto, ma nell’assenza di alternative si riversano tutti qua».

Cosa che se da un lato può far felici i gestori sotto il punto di vista degli incassi, ma dall’altro li mette in apprensione per la questione assembramenti e possibili disagi. 


«Da parte nostra saremo ferrei nell’applicare tutte le forme di prevenzione - assicura Cantarini -, intanto chiederemo ai clienti di indossare sempre la mascherina quando si recano al bancone per prendere da bere, altrimenti non li serviremo. E poi se dovesse succedere che qualcuno spontaneamente cominci a ballare durante un dj set, spegneremo subito la musica. Almeno fino a quando il governo nazionale non si esprimerà sul fronte ballo e discoteche». 


E mentre una parte di città ha il problema di come gestire l’elevata affluenza, un’altra parte ha quello opposto. «Comincia la fase di calo in Piazza del Papa - afferma Dario Argenziano, titolare del Jet Set - ma ce lo aspettavamo. Solo che non fa mai piacere dover allentare il lavoro». Soprattutto dopo un anno in cui le attività hanno già patito un calo drammatico degli affari. «Servirebbero degli eventi per tenere la gente da queste parti - aggiunge l’esercente - ma mi rendo conto che anche l’Amministrazione comunale dovrebbe farsi carico di tutta una serie di problematiche relative alla gestione dei protocolli che sarebbe davvero impensabile». E’ quasi una rinuncia consapevole quella degli operatori. «Onestamente la cosa più importante è uscire dalla pandemia - dice Argenziano - poi l’estate prossima penseremo anche a tutti gli eventi possibili immaginabili».

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