Corso Amendola spento, l'ira dei residenti: «Qui il Natale non arriva, noi nel centro di serie B»

Corso Amendola spento, l'ira dei residenti: «Qui il Natale non arriva, noi nel centro di serie B»
Corso Amendola spento, l'ira dei residenti: «Qui il Natale non arriva, noi nel centro di serie B»
di Michele Rocchetti
4 Minuti di Lettura
Martedì 13 Dicembre 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 11:35

ANCONA  - «Il Natale non può fermarsi in piazza Cavour». Lì ci sono la ruota, la pista di pattinaggio sul ghiaccio e il Christmas Village. E poi le casette del mercatino natalizio, che animano anche tutto corso Garibaldi fino al grande albero di piazza Roma, dove è stato allestito il palco per gli eventi. Mentre piazza Pertini è invasa ogni weekend da bambini e adolescenti attirati dalle giostre e dalle iniziative che si tengono all’interno del Villaggio degli Elfi. 


L’altra faccia


In corso Amendola, invece, soltanto qualche luminaria.

E questo fa sentire i commercianti del quartiere Adriatico come se si trovassero in un centro di serie B. Che invece di serie B proprio non è, sia per il prestigio delle abitazioni, che per la qualità dei negozi. Perciò, almeno per il prossimo anno, si chiede all’amministrazione comunale un po’ più di considerazione, mentre per questo Natale si cerca di andare comunque avanti nonostante i disagi creati dai tanti cantieri aperti. 


Fuori l’orgoglio 


«Il nostro è un centro commerciale naturale di tutto rispetto – affermano Paola Coen dell’omonimo negozio di abbigliamento e Laura Marcobelli del negozio di articoli da regalo Mrs. Laura – nel quale, a differenza di corso Garibaldi, sono presenti attività tutte gestite da gente del posto e non da grandi catene. Eppure il Comune ci ha abbandonati, concentrando le iniziative di Natale tra piazza Cavour e il porto». La signora Paola ricorda come anni addietro, di questo periodo, corso Amendola venisse chiuso nei weekend per organizzare eventi molto apprezzati dal pubblico: «Invece adesso ci hanno dato il contentino delle luminarie e niente più. Ma ci vuole altro: musica, animazione, qualche casetta di legno pure qui». Casette che invece non piacciono a Laura Marcobelli «il rischio è che chi viene in centro a Natale per fare shopping finisca per acquistare i propri regali nei mercatini e non nei negozi», la quale invece condivide la necessità di rendere più diffusa l’offerta di attrazioni «non dico di organizzarle proprio in corso Amendola, dove sarebbe complicato, ma magari sfruttare piazza Don Minzoni».

E perché non tutto il Viale? Si chiedono Angela Migliaccio del negozio di cosmetici Il trucco c’è e Alessandro Morisco di Fladan Boutique. «La particolarità di questa città è avere una passeggiata da mare a mare – ricorda Migliaccio -. Perché non valorizzarla pure nel periodo natalizio. Le casette andavano messe anche lungo il Viale». «Un Viale illuminato sarebbe stato meraviglioso e avrebbe creato movimento in tutta questa zona della città, portando benefici pure a noi – aggiunge Morisco -. In più si sarebbero potute sfruttare piazza Diaz o lo spazio davanti allo stadio Dorico per organizzare eventi».

Invece niente. E bisogna pure fare i conti con i cantieri. Che Migliaccio e Morsico vedono come un male necessario: «Rifare i marciapiedi era fondamentale e lo chiedevamo da tempo. Bisogna poi dare atto al Comune di aver liberato per dicembre tutte le aree di fronte ai negozi». Mentre Coen e Marcobelli vivono soprattutto come un disagio: «Non si possono iniziare lavori di questo tipo in autunno. I cantieri in questo momento non sono di fronte alle attività commerciali, ma tolgono comunque parcheggi, con i clienti che spesso sono costretti a lasciare l’auto fuori posto rischiando la multa, e creano problemi alla circolazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA