Ecco il nuovo Dorico, sarà un teatro all’aperto per sport e spettacoli. Svelato il progetto definitivo

Il rendering del nuovo Dorico ad Ancona
Il rendering del nuovo Dorico ad Ancona
di Michele Rocchetti
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Giovedì 2 Giugno 2022, 09:10

ANCONA - Al di là dell’ingresso monumentale restaurato, una piazzetta pubblica dotata di un bar, aree verdi, giochi inclusivi per bambini e bagni. A destra il centro tennis, con un nuovo corpo spogliatoi, quattro campi da tennis e un campo da padel. A sinistra il campo da basket completamente rinnovato e la nuova tribuna. In mezzo il campo da calcio circondato dalla pista di atletica e in fondo, oltre il campo da calcetto, una curva nord dotata di una nuova biglietteria e ripensata come moderno teatro all’aperto da cui assistere a spettacoli o proiezioni di film allestiti nello spazio orizzontale sottostante.

La giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per il recupero e la rifunzionalizzazione dello stadio Dorico, svelandone per la prima volta il volto definitivo, orientato verso una fruizione quotidiana da parte dell’intera cittadinanza.


L’identità 
«Il progetto – hanno spiegato la sindaca Valeria Mancinelli e l’assessore allo Sport Andrea Guidotti – è uno dei più attesi, perché il Dorico costituisce per i cittadini di Ancona un elemento identitario molto forte. L’idea di fondo è stata perciò quella di utilizzare tutti gli spazi non immediatamente legati ai giochi del calcio o del tennis come luogo pubblico dedicato alla sosta, all’incontro e all’intrattenimento, con la porta monumentale che tornerà ad essere ingresso per l’intero complesso». L’operazione comporterà per il Comune un impegno economico di 3.514.000 euro. A questi vanno ad aggiungersi i 444.400 euro ottenuti partecipando al bando MITE “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano”, che andranno a coprire i costi delle pavimentazioni, immaginate con tecnologie drenanti e capaci di ridurre l’impatto dell’irraggiamento solare, delle aree verdi, comprese le panchine, e delle coperture ombratili per l’area giochi dei ragazzi. «Interverremo per step – riferisce l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Manarini – in modo che tutto risulti funzionale nel suo insieme, con una programmazione temporale e logistica che terrà conto dell’importanza del progetto».

Salvo complicazioni, si conta di terminare la demolizione e ricostruzione della tribuna, nonché la demolizione della gradinata con realizzazione delle relative opere di sostegno, entro la fine dell’anno. Nello stesso periodo si intende dare avvio ai lavori per la riqualificazione del portale monumentale di ingresso, per poi procedere, per tutto il 2023, alla sistemazione della piazzetta e del campo da basket.


La curva nord
L’ultimo passo sarà l’affidamento dei lavori di riqualificazione della curva nord, previsto per fine 2023. Intanto a metà giugno sapremo chi gestirà i campi da tennis, con gli esiti del bando di gara, che prevede la concessione per una durata di 20 anni e l’impegno a realizzare due campi da tennis e il campo da padel, nonché la demolizione e ricostruzione degli spogliatoi. Ma lo sport ad Ancona non è soltanto lo stadio Dorico. Dal centro, alle periferie, fino alle frazioni, in città esistono, oltre ai circa 50 gestiti dall’ufficio Sport, 50 campetti di quartiere ad accesso libero non custoditi che necessitano urgentemente di manutenzione.


Lifting in 23 impianti
Il Comune ha perciò deliberato uno stanziamento di 500 mila euro, coperto da un mutuo, per intervenire su 23 strutture: parco Verbena (polivalente), delle Palombare, di Pietralacroce, di Via Ete (calcetto), di via Sacripanti (calciotto), della “Solidalea”, del Parco degli Ulivi (calciotto e basket), del Ghettarello, di Via Manzoni (polivalente e calciotto); di via Tiziano (calciotto), del Pincio, di Sappanico, di via Torrioni (basket), di via Scandali (basket), del Parco della Pace, del Dorico (basket), di via Togliatti, “Galassia” (basket), di via Ginelli (area fitness), di via Aso (basket), di Pietralacroce (calciotto). «Sono importanti luoghi di aggregazione e coesione sociale – il commento dell’assessore alle Manutenzioni Stefano Foresi – per questo in futuro cercheremo di dare risposte a tutti».

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