Calci a un carabiniere dopo insulti e provocazioni: «Che volete sbirri?». Bloccato con lo spray

Calci a un carabiniere dopo insulti e provocazioni: «Che volete sbirri?». Bloccato con lo spray
Calci a un carabiniere dopo insulti e provocazioni: «Che volete sbirri?». Bloccato con lo spray
di Lorenzo Sconocchini
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Lunedì 23 Agosto 2021, 07:25

ANCONA  - Nel condominio di via Marini s’erano spaventati, sentendo le urla di un inquilino che sembrava fuori di sé. Così diversi residenti hanno chiamato il 112, chiedendo l’intervento di una pattuglia. è iniziata così, venerdì scorso all’ora di cena, la serata fuori controllo di un anconetano di 37 anni, non nuovo a sfuriate del genere.

La vista dei carabinieri, anziché placarne le paturnie e indurlo a darsi una regolata, ha scatenato la rabbia del giovane, che all’arrivo di una gazzella del Norm s’è affacciato dal balcone sfidando i militari a salire, con un repertorio di frasi sconsiderate urlate a squarciagola. «Che volete sbirri? Non mi fate paura, venite su che vi spacco la faccia».


Capito di avere a che fare con un soggetto alterato, militari hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza del 118 e di rinforzi dalle Volanti della questura in servizio notturno. Nel frattempo però il giovane, che si trovava solo nell’appartamento, è sceso in strada, avvicinandosi con fare minaccioso ai due carabinieri della pattuglia.
 


Per spaventarli, armeggiava in tasca come se impugnasse qualcosa, anche se poi si è scoperto che non era armato. I militari hanno cercato di farlo ragionare, ma non c’era verso di calmarlo. Sembrava in preda a qualche sostanza, come se avesse esagerato con l’alcol o assunto droghe, anche se non si conosce l’esito di analisi fatte poi in ospedale.

Fatto sta che continuava a farsi aggressivo e i militari hanno saputo mantenere il sangue freddo per non far degenerare la situazione. A un certo punto, mentre i carabinieri gli chiedevano i documenti per identificarlo, il 37enne ha iniziato a tirare calci, colpendo un militare alla caviglia. Bisognava proprio renderlo inoffensivo e i militari hanno usato lo spray al peperoncino in dotazione, riuscendo a immobilizzarlo e affidarlo ai sanitari del 118, che lo hanno portato al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette, dove poi è stato trasferito per un trattamento nel reparto di psichiatria. Al pronto soccorso è finito anche il militare colpito da un calcio, a cui sono state refertate contusioni alla caviglia guaribili in quattro giorni. Il giovane è stato denunciato a piede libero per resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. 


Nei servizi di prevenzione disposti nel fine settimana dal comando provinciale dell’Arma è incappato anche un ragazzo di 28 anni, anconetano, fermato poco dopo la mezzanotte di sabato in via Flaminia al volante dell’auto intestata alla mamma. Aveva gli occhi lucidi, puzzava d’alcol a distanza, così i carabinieri hanno fatto un accertamento con l’etilometro da cui è emerso un tasso alcolemico di quasi 1,5, tre volte superiore al consentito. Il giovane è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza e gli è stata ritirata la patente.

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