ANCONA - Nel condominio di via Marini s’erano spaventati, sentendo le urla di un inquilino che sembrava fuori di sé. Così diversi residenti hanno chiamato il 112, chiedendo l’intervento di una pattuglia. è iniziata così, venerdì scorso all’ora di cena, la serata fuori controllo di un anconetano di 37 anni, non nuovo a sfuriate del genere.
La vista dei carabinieri, anziché placarne le paturnie e indurlo a darsi una regolata, ha scatenato la rabbia del giovane, che all’arrivo di una gazzella del Norm s’è affacciato dal balcone sfidando i militari a salire, con un repertorio di frasi sconsiderate urlate a squarciagola. «Che volete sbirri? Non mi fate paura, venite su che vi spacco la faccia».
Capito di avere a che fare con un soggetto alterato, militari hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza del 118 e di rinforzi dalle Volanti della questura in servizio notturno. Nel frattempo però il giovane, che si trovava solo nell’appartamento, è sceso in strada, avvicinandosi con fare minaccioso ai due carabinieri della pattuglia.
Per spaventarli, armeggiava in tasca come se impugnasse qualcosa, anche se poi si è scoperto che non era armato. I militari hanno cercato di farlo ragionare, ma non c’era verso di calmarlo. Sembrava in preda a qualche sostanza, come se avesse esagerato con l’alcol o assunto droghe, anche se non si conosce l’esito di analisi fatte poi in ospedale.
Nei servizi di prevenzione disposti nel fine settimana dal comando provinciale dell’Arma è incappato anche un ragazzo di 28 anni, anconetano, fermato poco dopo la mezzanotte di sabato in via Flaminia al volante dell’auto intestata alla mamma. Aveva gli occhi lucidi, puzzava d’alcol a distanza, così i carabinieri hanno fatto un accertamento con l’etilometro da cui è emerso un tasso alcolemico di quasi 1,5, tre volte superiore al consentito. Il giovane è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza e gli è stata ritirata la patente.