ANCONA - Buche rattoppate alla bell’e meglio, caos traffico, illuminazione carente: basta poco per rovinare un palcoscenico da cartolina. Altro che foyer del teatro, come sognava la giunta Mancinelli agli albori del suo primo insediamento: piazza della Repubblica oggi assomiglia più a uno snodo viario senza regole, assediato dalle auto e privo di criterio. Un pessimo biglietto da visita per chi, dal porto, mette piede in città.
La confusione
Qui dove si fantasticavano fontane zampillanti e giochi di luce sulla facciata della chiesa del Sacramento, domina la confusione.
La sosta
Ma i parcheggi no, quelli è bene non toccarli. «La sosta breve, 50 centesimi per la prima ora, sono ossigeno per le attività commerciali», evidenziano Silvia e Roberta. Pensiero condiviso dagli esercenti della zona. «I parcheggi in piazza della Repubblica fanno comodo a tutti ed è bene non eliminarli» sostiene Michele Zannini, titolare del Bar Giuliani e neo presidente della delegazione provinciale di Confcommercio Marche Centrali. «Il traffico da qui non può essere dirottato altrove, semmai lo si può regolamentare, ad esempio con una Ztl. Fossi il Comune, intanto penserei a trovare una collocazione diversa ai cassonetti della differenziata, brutti da vedere proprio di fronte al teatro, e a sistemare i sampietrini. Servono manutenzioni e pulizia costante - avverte Zannini -. E piccole iniziative si sposerebbero bene con questa piazza, che credo non sia adatta a grandi eventi come l’ultimo Capodanno, un po’ un azzardo».
La viabilità
Le sfilate di Carnevale oggi spazzeranno via il traffico, almeno per un giorno, da questa piazza in cerca d’identità che il Comune si è proposto di riqualificare (ma come?) entro il 2023. Ma poi si tornerà alla normalità, al carosello di auto e furgoni, alla sosta selvaggia. «L’ultimo intervento risale all’inaugurazione del teatro delle Muse» ricorda Fabio Sturani. Da ex sindaco ma soprattutto da residente di piazza della Repubblica, detta la linea: «Le gettate di catrame tra i sampietrini non sono una bella immagine per i turisti: ho visto con i miei occhi gli operai del Comune posare il bitume il 31 dicembre. In qualche modo vanno nascosti quei cassonetti, rimossa la vecchia pensilina dei bus e trovare una nuova destinazione ai taxi, magari all’ingresso del porto».
Ma il vero nodo è la viabilità. Estendere la zona pedonale di corso Mazzini e corso Garibaldi è davvero impossibile? «Tutt’altro, basta volerlo - incalza Sturani -. Va ripreso il vecchio progetto che prevedeva il senso unico in via della Loggia e la pedonalizzazione dell’anello attorno alla chiesa del Sacramento, deviando il traffico da via Gramsci. Ma la nuova amministrazione dovrà porsi l’obiettivo di riprendere il dialogo con l’Autorità portuale per aprire la via Sottomare. Solo aprendo il porto alle auto si creerà una nuova viabilità, in modo da liberare via della Loggia dal traffico e creare una vera zona pedonale».