Boom di richieste dopo la frenata Covid per comprare casa in Ancona: si punta sulla qualità

Boom di richieste dopo la frenata Covid per comprare casa in Ancona: si punta sulla qualità
Boom di richieste dopo la frenata Covid per comprare casa in Ancona: si punta sulla qualità
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 15:57

ANCONA  - Il mercato immobiliare tira ancora. Ma in città mancano appartamenti di qualità. Ovvero: ristrutturati di recente, con spazi esterni. E possibilmente in zone ben servite. Cresce la domanda per via dei tassi d’interesse dei mutui passati dallo 0,9% di due mesi fa a 3,9%. Un’aliquota ancora più che accettabile, ma gli investitori si affrettano ad acquistare prima di ulteriori rialzi. Sul fronte delle locazioni: le giovani coppie cercano soluzioni di piccole dimensioni, ma l’occhio vuole la sua parte. E inevitabilmente cade sulle rifiniture e sull’arredamento

 
 

Le richieste
Il comparto immobiliare vive ancora il suo momento di splendore.

Ma cambiano le richieste dei clienti. «Negli ultimi anni lo scenario si è abbastanza modificato - conferma Alessandra Bugaro, direttore generale della Bugaro Immobiliare - sono aumentate le richieste di immobili con pertinenze esterne: terrazze o giardino». Il Covid ci ha messo lo zampino. «La pandemia ha scatenato il fenomeno delle richieste di appartamenti con spazi esterni - afferma Valentina Romagnoli, titolare dell’agenzia Romagnoli Immobiliare - e quelli disponibili sono stati letteralmente mangiati».

Tanto che una volta esaurita la disponibilità su tutto il territorio cittadino «c’è chi allarga la mappa di ricerca rivolgendo lo sguardo anche all’immediata provincia» assicura Elena Magellano, titolare della Rara Management Immobiliare. C’è un motivo, però, che determina la mancanza di appartamenti di nuova rifinitura. I proprietari degli immobili preferiscono temporeggiare sull’avvio dei lavori di ristrutturazione. «Ci sarebbero anche soluzioni interessanti sul mercato - spiega Romagnoli - ma il costo dei materiali sono quadruplicati e si fa difficoltà a reperire le ditte a cui affidare i lavori». Quindi i proprietari degli appartamenti preferiscono rinviare la scelta a tempi migliori. Ciò provoca anche un ulteriore frazionamento sullo scenario dei prezzi. «Variano molto da zona a zona - sottolinea Bugaro - e dallo stato manutentivo dell’immobile. Sostanzialmente i prezzi sono stabili e non diminuiranno perchè si è invertita la forbice tra domanda e offerta: ci sono pochi immobili e molte richieste».

Le vendite

Dando uno sguardo alle offerte sul versante delle vendite: «una appartamento di 60-70 metri quadrati al Rione Adriatico, ristrutturato, viaggia a 160-170 mila euro. Non ristrutturato a 120-130 - afferma Romagnoli - mentre in zone periferiche si va da 70-80 mila euro non ristrutturato a 120-130 mila euro ristrutturato». Gli affitti: «un appartamento di 60-70 metri quadrati in zona centrale e ristrutturato sta sui 700 euro al mese - continua l’agente immobiliare - fuori dal centro si può arrivare attorno ai 550-600euro». 


Nonostante il periodo di forte incertezza, il bene rifugio per eccellenza resta il mattone. «Ultimamente, con la variazione dell’inflazione, c’è una maggiore propensione all’investimento reddituale su immobili di un valore di circa 150 mila euro - spiega Alessandra Bugaro - in particolare si tratta di bilocali o trilocali da locare a studenti o lavoratori». E allora la zona di preferenza è più legata alla vicinanza con il polo universitario di riferimento. E anche sugli affitti agli studenti il mercato è piuttosto saturo, ma i prezzi stentano a salire: «si va dai 180-250 euro per una singola ai 135-170 euro per un posto in doppia - specifica la titolare della Rara Management - mentre un bilocale si attesta sui 400-500 euro al mese».

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