«Ascensore del Passetto vietato ai cani: possono portare il Covid». Insorgono gli animalisti

Il cartello affisso all'ingresso degli ascensori del Passetto
Il cartello affisso all'ingresso degli ascensori del Passetto
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Sabato 5 Settembre 2020, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 11:26
ANCONA - Conerobus mette un cartello in cui vieta l’accesso ai cani all’ascensore del Passetto in quanto ritenuti potenziali fonti di trasmissione del Covid 19 e sui social scoppia la polemica. Un cartello che in realtà è stato posizionato ad inizio stagione ma solo nella giornata di ieri ci si è accorti dell’avviso che riporta la seguente dicitura: «Vietato l’ingresso agli animali anche con l’utilizzo del trasportino in quanto potrebbero essere venuti a contatto con rifiuti contaminati da Covid 19 - fuoriusciti da sacchetti della spazzatura eventualmente danneggiati o non chiusi correttamente - eccetto cani guida per non vedenti».

Dalla Conerobus fanno sapere che il cartello è stato posizionato dalla stessa azienda peraltro responsabile dell’ascensore del Passetto e che ha seguito alcune indicazioni che erano già state inserite in alcuni cartelli utilizzati da Anconambiente in materia di contrasto alla diffusione del Covid 19. Una cosa è certa il cartello ma sopratutto quanto scritto sotto il logo in cui compare la figura di un cane con tanto di sbarra di colore rosso ha scatenato un vera e propria tempesta sui social. In tanti ricordano infatti che l’Istituto Superiore di Sanità in più di una circostanza ha chiarito che gli animali in modo particolare quelli da compagnia non rappresentano un pericolo per la trasmissione del Covid 19. In poche parole il virus non passa da animale all’uomo concetto che è stato ribadito anche da numerosi ricercatori scientifici.

Dura la presa di posizione della Lav: «Il cartello oltre a porre un divieto iniquo è anche fuorviante. Chiediamo quindi al Sindaco di Ancona,Valeria Mancinelli di rimuovere da subito il cartello poiché il divieto non ha alcun fondamento scientifico e non vi è mai stata alcuna disposizione nazionale, nemmeno in piena emergenza Coronavirus, che vietasse l’ingresso dei cani in ascensore».
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