ANCONA - Un anno di reclusione. È la pena inflitta ieri mattina dal collegio penale a Mario Balì, 45enne campano accusato di aver rapinato nel dicembre del 2017 un’anziana nel parcheggio di piazza d’Armi. La procura contestava il concorso, perché ad agire - come anche riportato ieri in udienza dalla vittima - erano stati in due. Ma il complice non è mai stato individuato.
Il valore del blitz
Il colpo era valso 800 euro, soldi che la donna aveva da poco prelevato al bancomat per fare i regali di Natale. «Uno mi ha stretto da dietro, l’altro invece mi ha preso il portafoglio dalla borsa» ha riferito ieri la donna, che all’epoca dei fatti aveva 70 anni.
Anzitutto, il modus operandi. La rapina avvenuta al parcheggio di piazza d’Armi, in un giorno di mercato, era molto simile a quella compiuta il 28 novembre 2017, quando un anziano - che aveva prelevato allo stesso bancomat della 70enne - era stato aggredito da dietro e derubato. Gli erano stati portati via 700 euro. Per quel fatto, il 45enne e quello riconosciuto all’epoca come suo complice è stato condannato in abbreviato (primo grado) a quattro anni di reclusione.
Secondo aspetto: la donna, dopo la rapina lampo, era comunque riuscita ad intercettare un particolare: un logo di una nota marca di abbigliamento che si trovava cucito sul cappuccio dell’imputato. Lo stesso cappuccio, per la procura, che l’uomo aveva indossato per la rapina del 28 novembre. «Il logo delle due rapine è compatibile» aveva spiegato un poliziotto della Scientifica, specificando anche che la compatibilità non per forza indica la sovrapponibilità.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout